Raspberry Pi, famoso computer a scheda singola molto apprezzato dalla community di appassionati non ha vissuto momenti particolarmente felici negli ultimi tempi, già da parecchio infatti a causa della carenza di forniture elettroniche i prodotti dell’azienda sono diventati quasi introvabili o, se reperibili, hanno visto aumentare vertiginosamente il loro prezzo.
I dispositivi dell’azienda sono sempre stati caratterizzati dalla loro disponibilità e convenienza, ma negli ultimi tempi le poche scorte disponibili hanno avuto dei canali di distribuzione preferenziali, facendo finire buona parte dei Raspberry Pi disponibili nelle mani di acquirenti commerciali piuttosto che di rivenditori e utenti finali.
Molti store online infatti (quasi chiunque ne avesse disponibilità) hanno imposto limiti di acquisto per gli utenti, questa pratica però potrebbe presto svanire grazie al nuovo piano di produzione dell’azienda.
La disponibilità di Raspberry Pi inizia timidamente ad aumentare
Eben Upton, CEO di Raspberry Pi, ha affermato per mesi che il 2023 sarebbe stato un “anno di ripresa” per la fornitura dei prodotti sviluppati dalla società e a quanto pare è stato di parola.
Recentemente infatti l’azienda ha incrementato la produzione di Raspberry Pi, passando da 400.000 unità mensili a 600.000, a 800.000 e a 1 milione, quantitativo che secondo Upton può essere sostenuto “per tutto il tempo necessario per eliminare i restanti arretrati dei clienti e tornare alla disponibilità gratuita”.
Gli effetti della nuova strategia di produzione iniziano lentamente a farsi vedere, alcuni store online britannici per esempio hanno iniziato a rimuovere le limitazioni di acquisto per alcuni modelli e, nel prossimo futuro, sicuramente anche altri seguiranno l’esempio.
Purtroppo per il momento l’aumento di disponibilità non comporta una contestuale diminuzione del prezzo di vendita, ci vorrà del tempo prima che i livelli di disponibilità tornino normali e come ben sappiamo una volta che un prodotto aumenta di prezzo non è immediato il ritorno alla normalità. L’azienda inoltre sembra aver posticipato lo sviluppo del futuro modello Raspberry Pi 5, così da consentire allo stock dei modelli attuali di tornare alla normalità.
L’aumento di produzione da parte della società farà sicuramente felici tutti gli utenti che negli ultimi tempi si sono dovuti affidare a soluzioni alternative, a volte però non compatibili con i progetti hardware e software realizzati appositamente per il Pi.
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