Negli scorsi giorni la polizia inglese ha iniziato a sperimentare un nuovo sistema di telecamere di sicurezza basate sull’intelligenza artificiale con cui rilevare vari comportamenti illegali e pericolosi di conducenti e passeggeri, in primis l’uso degli smartphone alla guida e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Si tratta di due delle abitudini più diffuse e rischiose che le forze dell’ordine britanniche intendono provare a limitare effettuando dei controlli a tappeto con l’ausilio di questo nuovo sistema di rilevamento.

Secondo quanto riportato da BBC, nei primi tre giorni di utilizzo sulla A30 di Launceston, nella contea della Cornovaglia, estremità sud ovest dell’Inghilterra, le telecamere AI hanno rilevato 297 infrazioni: 180 relative alle cinture di sicurezza, e le restanti 117 per l’utilizzo di smartphone alla guida. Dopo altri 5 giorni di test, si sono raggiunte le 1.000 infrazioni.

Il sistema in questione, facilmente posizionabile ovunque, fa uso di telecamere dotate di flash a infrarossi, di sistemi di lenti e filtri per registrare immagini nitide dei veicoli in transito con velocità dell’otturatore elevate, immagini che vengono poi esaminate dagli algoritmi del software di intelligenza artificiale integrato, addestrato appositamente per rilevare potenziali infrazioni. L’esame effettivo delle fotografie selezionate dall’IA viene effettuato beninteso da persone reali, da agenti della polizia che verificano se si tratti di reati o meno prima di notificare ai trasgressori sanzioni e/o azioni giudiziarie.

Non è la prima volta che le forze dell’ordine sperimentino sistemi simili. Lo scorso anno Acunsensus, l’azienda madre di questo sistema, dopo aver condotto una prova di 15 giorni sulle strade del Devon e della Cornovaglia, ha rilevato 590 infrazioni relative al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 45 circa l’uso degli smartphone durante la guida.

“Stiamo utilizzando questa nuova tecnologia per inviare un messaggio chiaro a chiunque continui a utilizzare lo smartphone alla guida: verrete scoperti” ha detto Adrian Leisk, capo della sicurezza stradale della polizia di queste due ultime contee in cui il sistema è stato sperimentato.

Per ora si tratta di test, ma l’auspicio è che sistemi di rilevamento simili o comunque in grado di limitare infrazioni simili, diventino una presenza costante sulle strade alla luce del grave problema che gli incidenti stradali rappresentano oggi come oggi, in Italia e non solo.

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