Le indiscrezioni della vigilia vengono confermate: come da previsioni, Apple ha da poco ufficializzato la data del proprio evento di settembre con cui svelerà al mondo i nuovi iPhone 15 e i nuovi Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2.

La data scelta dal colosso di Cupertino è martedì 12 settembre 2023 e l’evento inizierà quando qua in Italia scoccheranno le ore 19:00 (ovvero le 10:00 del mattino all’Apple Park). Scopriamo i dettagli e andiamo a fare un bel recap su tutto ciò che ci aspettiamo dai prossimi iPhone e dai prossimi Apple Watch ora che, ufficialmente, mancano due settimane esatte all’evento.

Ora abbiamo una data per il lancio degli iPhone 15

Come anticipato in apertura, nel pieno rispetto delle previsioni della vigilia, Apple ha da poco ufficializzato la data in cui si terrà l’evento di presentazione degli attesissimi iPhone 15, Apple Watch Series 9 e Watch Ultra 2.

La data scelta dal colosso di Cupertino è martedì 12 settembre 2023 e l’evento, chiamato Wonderlust, inizierà quando qua in Italia saranno le 19:00. Il logo scelto, presente nell’immagine di copertina e visibile in versione animata poco sotto, è realizzato giocando con le colorazioni in cui, secondo indiscrezioni, caratterizzeranno gli iPhone 15 Pro.

L’evento, alla pari dello scorso anno, si svolgerà presso lo Steve Jobs Theater situato all’interno dell’Apple Park di Cupertino, in California. Si prevede che l’evento sarà pre-registrato e proiettato poi ai (fortunati) presenti che, subito dopo, potranno anche toccare con mano i nuovi dispositivi.

Come seguire l’evento Apple di settembre

Al netto del privilegio di cui potranno godere coloro che saranno presenti allo Steve Jobs Theatre, Apple dovrebbe trasmettere (come di consueto) l’evento in streaming sul proprio sito Web, su YouTube e tramite Apple TV, dando l’opportunità a tutti di seguire l’evento in diretta.

Anche noi di TuttoTech.net seguiremo la diretta dell’evento e lo commenteremo live con voi sul nostro canale YouTube (che potete raggiungere tramite questo link) e su tutti gli altri canali social. Sul nostro portale, troverete poi tutte le news del caso che cercheranno di raccontarvi da subito tutti i nuovi dispositivi della mela morsicata.

A questo punto possiamo ufficialmente dire che è il countdown è partito da -14 verso una data certa: segnatevi sul calendario il 12 settembre 2023.

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Tutto ciò che sappiamo sui prossimi iPhone 15 di Apple

Ora che Apple ha ufficializzato una data per il proprio evento di lancio è bene fare un nuovo recap su tutto ciò che ci aspettiamo dai prossimi iPhone 15.

Partiamo col dire che gli smartphone che verranno presentati sul palco dello Steve Jobs Theatre saranno, come di consueto da tre anni a questa parte, in quattro e risponderanno ai nomi di iPhone 15, iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max (anche se quest’ultimo potrebbe chiamarsi iPhone 15 Ultra).

Tutte le colorazioni che, si dice, saranno disponibili già al lancio sono mostrate nell’immagine sottostante (via 9to5Mac).

Il colosso di Cupertino ha ormai creato due linee distinte all’interno della propria gamma di iPhone numerati, differenziando a due a due i dispositivi, sotto molti aspetti (in primis il SoC e il comparto fotografico), tra “base” e “Pro”. A differenza dello scorso anno, per fortuna, anche i modelli “base” riceveranno un sostanzioso aggiornamento.

iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max (o Ultra)

I veri protagonisti dell’evento Wonderlust saranno sicuramente gli smartphone flagship della mela morsicata, ovvero iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, due smartphone che, seppur senza stravolgere nulla come fatto dai predecessori (che introdussero la Dynamic Island, giusto per dirne una), cambiano qualcosa, anche nel design, per anticipare probabilmente alcuni concetti che, più estremizzati, vedremo in futuro.

Innanzitutto sembra ormai certo che Apple abbia salutato l’acciaio inossidabile per sostituirlo con il Titanio, più leggero e resistente, come materiale che costituirà le scocche. I dispositivi risulteranno poi più stondati ed ergonomici e, attorno al display, le cornici saranno più sottili. Sul bordo sinistro sparirà lo slider per il selettore di suoneria/silenzioso, sostituito dal “pulsante azione” che, oltre a farne le veci, sarà decisamente più personalizzabile.

La novità più grande, probabilmente quella che farà percepire maggiormente lo stacco con i predecessori e con gli altri modelli della gamma, sarà il nuovo e attesissimo SoC Apple A17 Bionic, realizzato a 3 nm dalla TSMC e, si dice, in grado di migliorare in maniera considerevole le prestazioni e i consumi energetici dei dispositivi (sono trapelati alcuni benchmark sorprendenti su Geekbench). Si dice, poi, che il taglio di memoria di base dovrebbe diventare il 256 GB (mentre il taglio top dovrebbe essere il 2 TB).

Grazie al passaggio dalla porta Lightning alla USB Type-C, si dice addirittura con supporto alla tecnologia Thunderbolt, gli iPhone 15 Pro dovrebbero godere di una maggiore velocità di trasferimento dei dati ma anche di una maggiore velocità di ricarica, utile soprattutto considerando che le batterie dovrebbero crescere in termini di capacità.

Spostandoci al posteriore, nello specifico al comparto fotografico, qui non dovremmo assistere a grosse novità: il modello Pro dovrebbe riproporre la stessa solfa del predecessore; il modello Pro Max (o Ultra), invece, porterà al debutto (assoluto per la gamma iPhone) un telobiettivo periscopico per lo zoom ottico 10x.

Per quanto concerne le colorazioni disponibili, queste dovrebbero essere ancora una volta quattro: Light Titanium, Titanium, Dark Titanium e Dark Blue (per gli amici grigio chiario, grigio, grigio scuro e blu-grigio, guardando agli ultimi mockup condivisi su X da Sonny Dickson). Per la prima volta da iPhone X, sparirebbe così la colorazione Gold: vedremo se questa sarà una situazione momentanea o se Apple abbia realmente deciso di eliminare questa storica colorazione.

iPhone 15 e iPhone 15 Plus

Decisamente meno entusiasmanti rispetto ai modelli Pro ma comunque interessanti e ricchi di novità saranno invece gli iPhone 15 e iPhone 15 Plus, due dispositivi che erediteranno in blocco un tot di funzionalità dai modelli Pro dello scorso anno come il SoC Apple A16 Bionic e la Dynamic Island, mantenendo tuttavia (probabilmente) un display OLED con refresh rate a 60 Hz.

Alla pari dei fratelli maggiori, anche loro potranno contare sulla porta di ricarica USB Type-C che pensionerà la Lightning e, a differenza loro, porteranno al debutto un nuovo sensore d’immagine principale da 48 megapixel con tecnologia “stacked”, in grado (sulla carta) di catturare più luce a parità di superficie (e quindi, sempre sulla carta, in grado di gestire meglio gli scatti in notturna o in condizioni di scarsa luminosità).

Per quanto concerne le colorazioni disponibili, queste dovrebbero essere cinque: giallo, verde, rosa, azzurro e nero. Sull’argomento, però, le indiscrezioni sono state piuttosto discordanti (alcuni rumor includevano colori più sgargianti e altre colorazioni come bianco e arancione).

Anche in questo caso, l’utente Sonny Dickson ha condiviso su X alcuni mockup con protagonisti gli iPhone 15 base, mostrando la gamma di colorazioni più smorta di sempre per il panorama iPhone (con addirittura l’assenza del verde, sostituito dal bianco).

Lato prezzi, Apple potrebbe alzare ulteriormente l’asticella

Esauriti tutti gli altri argomenti, è bene fare un piccolo ripasso anche su cosa attenderci, lato prezzi, dai prossimi iPhone 15. Piccolo spoiler: sì, è previsto un altro aumento dei listini; no, non coinvolge tutti e quattro i modelli.

Mentre gli iPhone 15 “base” dovrebbero mantenere il prezzo dei predecessori (e quindi a partire da 1029 euro il normale e da 1179 euro per il Plus), gli iPhone 15 “Pro” dovrebbero subire un incremento nel listino di 100 dollari , giustificato in prima istanza dall’abolizione del taglio da 128 GB (la differenza di prezzo tra il taglio da 128 GB e quello da 256 GB degli iPhone 14 Pro, negli USA, era proprio pari a 100 dollari).

Questo potrebbe tradursi in Italia in un aumento di 130 euro per entrambi i modelli: infatti, l’iPhone 14 Pro da 128 GB ha un listino pari a 1339 euro mentre da 256 GB ha un listino pari a 1469 euro; stessa cosa per iPhone 14 Pro Max che costa 1489 euro da 128 GB e 1619 euro da 128 GB. L’aumento sarebbe in parte giustificato, tralasciando il diverso taglio di memoria d’ingresso, dal passaggio al frame in titanio e dal nuovo SoC più potente e costoso.

Analisti e leaker, però, continuano a insistere sul fatto che il modello di punta, iPhone 15 Pro Max iPhone 15 Ultra che sia, possa costare altri 100 dollari in più (ipotizziamo 130 euro ulteriori in Italia) per via del teleobiettivo periscopico, al debutto assoluto sulla gamma. In questo caso, il flagship per eccellenza della mela morsicata potrebbe partire da oltre 1700 euro.

Le date da segnare sul calendario: pre-ordini e inizio delle vendite

Per quanto concerne la disponibilità, la situazione non dovrebbe differire di molto da quella vista lo scorso anno con gli iPhone 14: apertura dei pre-ordini il venerdì successivo all’evento di lancio (in questo caso, venerdì 15 settembre) e disponibilità effettiva (o inizio ufficiale delle vendite) a partire dal venerdì ancora successivo (ovvero venerdì 22 settembre 2023).

L’unico nodo da scogliere riguarda il modello di punta che, stando ai più recenti rumor, potrebbe accumulare qualche settimana di ritardo a causa delle difficoltà di Sony nel potere fornire una quantità adeguata di sensori fotografici per il teleobiettivo periscopico.

Per il resto, infatti, il noto analista Ming-Chi Kuo ha confermato che la maggior parte dei problemi riscontrati in fase di produzione (pannelli, batterie, assemblamento sul telaio in titanio) sembrano essere stati risolti e che quindi i ritardi paventati in precedenza saranno molto meno corposi.

Tutto ciò che sappiamo sugli attesi Apple Watch Series 9 e Watch Ultra 2

Archiviati gli iPhone 15, i comprimari dell’evento Wonderlust del prossimo 12 settembre saranno gli Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2. In generale, gli smartwatch della mela morsicata fanno molto meno rumore degli smartphone e pare che, in fin dei conti, non debbano differire di molto rispetto ai loro diretti predecessori.

La vera novità sarà rappresentata dalla presenza del nuovo SiP Apple S9 che, dopo tre anni di stasi (le ultime tre generazioni di smartwatch sono plasmate attorno allo stesso chip, l’S6 lanciato con gli Apple Watch 6 ma rinominato in S7 e S8 con le due seguenti generazioni), proverà a dare nuova linfa agli smartwatch.

Secondo precedenti indiscrezioni, il chip potrebbe essere basato sull’Apple A15 Bionic, lo stesso SoC a 5 nm che troviamo su tutti e quattro gli iPhone 13 e sugli iPhone 14 “base”: nonostante sia lecito attendersi un chip depotenziato rispetto a quello che fa girare un iPhone (i task che svolge uno smartwatch sono molto meno pesanti di quelli che svolge uno smartphone), i passi in avanti, sia sul fronte delle prestazioni che sul fronte dei consumi, dovrebbe essere notevole.

Apple Watch Series 9

Entriamo ora nel dettaglio partendo dal modello meno pregiato, ovvero Apple Watch Series 9. Secondo le ultime indiscrezioni, non proprio recentissime, pare che lo smartwatch (escludendo il chip) possa essere un copia-incolla del modello 2022 e manterrà invariate anche le dimensioni (41 e 45 mm).

Sempre il leaker fa sapere che vedremo una colorazione rosa (un render è visibile poco sotto, via 9to5Mac) aggiungersi alle quattro già disponibili (Mezzanotte, Galassia, Argento, (PRODUCT)RED), che i materiali rimarranno invariati (con versione in alluminio e versione in acciaio inossidabile) e che la confezione di vendita sarà ancora più compatta.

Per vedere novità più succose, dovremo probabilmente attendere il 2024, anno in cui è atteso l’Apple Watch del decimo anniversario (e a quel punto è lecito attendersi qualche cambiamento lato design).

Apple Watch Ultra 2

Anche il prossimo flagship Apple Watch Ultra 2, chip a parte, dovrebbe essere una riproposizione del predecessore, ancora una volta nella singola versione da 49 mm. L’unica novità, a detta di ShrimpApplePro, dovrebbe essere la nuova colorazione Dark Titanium (che affiancherà la classica in color titanio).

In precedenza era emersa l’indiscrezione secondo cui Apple avesse in cantiere l’idea di abbandonare il pannello OLED in luogo di un pannello microLED ma, a inizio luglio, queste voci sono state allontanate. Più recente, invece, è il rumor secondo cui il prossimo smartwatch di punta potrebbe essere parzialmente stampato in 3D: nello specifico, si parla dell’utilizzo della stampa 3D per parti come la corona digitale, il pulsante laterale e il pulsante azione. L’obiettivo è quello di ridurre i costi e migliorare i tempi di produzione.

Quanto dovrebbero costare i nuovi Apple Watch?

Sulla carta, come abbiamo avuto modo di vedere, i miglioramenti ci saranno ma non saranno tali da stravolgere i predecessori (aspettiamoci invece grandi novità il prossimo anno quando ricorrerà il decimo anniversario degli smartwatch della mela morsicata).

Di conseguenza, i prezzi potrebbero (si spera) rimanere in linea con quelli dei predecessori (o comunque variare di poco). Per farci un’idea, Apple Watch Series 8 è stato lanciato sul mercato con un prezzo di partenza pari a 509 euro (richiesti per la versione GPS da 41 mm); Apple Watch Ultra, invece, costa 1009 euro (richiesti per l’unica versione da 49 mm).

Per quanto concerne la disponibilità, invece, dovremmo registrare una situazione analoga a quella degli iPhone 15: apertura dei pre-ordini venerdì 15 settembre e disponibilità effettiva a partire da venerdì 22 settembre 2023.

Potrebbe esserci spazio anche per nuove AirPods

Visto l’imminente passaggio degli iPhone dalla porta Lightning alla porta USB-C, era lecito ipotizzare che presto sarebbe toccato anche alle AirPods, le apprezzatissime cuffie true wireless della mela morsicata.

Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, questo scenario potrebbe concretizzarsi già durante l’evento di lancio di settembre: Apple potrebbe avere in serbo una sorta di “One more thing” che vedrebbe come protagonista proprio le cuffie.

Quali nuove AirPods potremmo vedere durante l’evento Apple?

Analizzando le parole di Gurman, sempre sul pezzo quando si tratta di tematiche riguardanti i piani del colosso di Cupertino, non è detto che assisteremo effettivamente al debutto di nuove AirPods.

Sembra infatti che Apple possa limitarsi ad aggiornare la custodia di ricarica delle AirPods 3 e delle AirPods Pro 2, sostituendo la Lightning con la USB-C.

Insomma, su questo fronte sembrano esserci alcuni dubbi su ciò che effettivamente vedremo sul palco dello Steve Jobs Theatre: nuove AirPods o semplice aggiornamento di ciò che esiste già? Mancano meno di 14 giorni per scoprirlo.

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