Da qualche settimana si vocifera della possibile introduzione di un abbonamento a pagamento per poter utilizzare le app di Meta su dispositivi mobili e computer. Questo nuovo sistema permetterebbe agli utenti di utilizzare Facebook e Instagram nell’Unione Europea senza pubblicità, a meno che l’utente stesso non decida di acconsentire alla condivisione dei propri dati personali per ricevere pubblicità mirate.
La notizia circola già da diversi giorni ed è stata lanciata inizialmente dal Wall Street Journal, che ha parlato di abbonamenti che partirebbero da 14 dollari (12,99 euro) per utilizzare Facebook e Instagram tramite dispositivi mobili e di 17 dollari (15,99 euro) per utilizzare i servizi di Meta da computer.
Un altro noto portale, Reuters, ha però rilanciato la notizia specificando tariffe più in linea con quello che è il mercato digitale: le fonti parlano di un abbonamento da 10 euro al mese per poter utilizzare i social senza pubblicità, con un prezzo che potrebbe aumentare a 13 euro se l’abbonamento viene acquistato tramite App Store o Google Play Store a causa delle commissioni applicate dai due negozi.
Perché Meta vuole introdurre un abbonamento in Europa
Secondo le fonti, l’abbonamento a pagamento per utilizzare Facebook e Instagram potrebbe avvenire già nei prossimi mesi e sarebbe una diretta conseguenza delle normative europee introdotte nelle scorse settimane, che limiterebbero la capacità di Meta di utilizzare annunci pubblicitari mirati agli utenti, la principale fonte di guadagno della società.
Le normative europee in tema di privacy sono state infatti inasprite particolarmente negli scorsi mesi, e la stessa Meta è stata recentemente multata dall’Irish Data Protection Commission (IDPC), l’autorità irlandese per la protezione dei dati, proprio per aver utilizzati questi annunci mirati sulle sue piattaforme.
Nello specifico, l’IDPC ha accusato Meta di aver violato la privacy di bambini e adolescenti, divulgando indirizzi e-mail e numeri di telefono senza il loro consenso. In precedenza, la società di Mark Zuckerberg era stata nuovamente multata per 1,2 miliardi di dollari dalla stessa IDPC, che ha vietato qualunque trasferimento di dati personali degli utenti europei verso gli Stati Uniti entro il 22 ottobre 2023.
Con l’avvicinarsi di questa data, dunque, Meta e gli enti regolatori statunitensi ed europei stanno lavorando per trovare una soluzione legale che consenta il trasferimento dei dati nel rispetto delle norme, visto che rappresentano la fonte di guadagno principale per la società.
Il Digital Services Act europeo entrato in vigore ad agosto, inoltre, vieta l’utilizzo di dati sensibili degli utenti per scopi pubblicitari, dunque l’introduzione di un abbonamento a pagamento sembrerebbe la naturale evoluzione per ovviare a questo problema. Staremo a vedere.
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