A poco più di un anno dall’arrivo sul mercato statunitense degli audiolibri di Spotify, poi disponibili anche in Canada, Regno Unito, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, l’azienda rincara la dose includendoli, in parte, negli abbonamenti a pagamento. Anche stavolta, il mercato italiano e tutti gli altri, ad eccezione di Regno Unito e Australia, ne sono esclusi, ma è interessante notare come Spotify intenda puntare su un settore che, in questi ultimi anni, sta riscuotendo un discreto successo, per ora appannaggio di Audible e Storytel (Audiobooks.com), principalmente.

Nella giornata di ieri, l’azienda ha infatti annunciato che oltre 150.000 audiolibri saranno ascoltabili gratuitamente dagli iscritti ai piani Spotify Premium, cioè inclusi per le persone che hanno un account Premium, Family o Duo. Non si tratta tuttavia di una disponibilità totale, perché a questi ultimi l’azienda offre fino a 15 ore di ascolto al mese complessive. Chi supera questa soglia o vuole ascoltare gli altri audiolibri non inclusi (il catalogo ne conta oltre 350.000 complessivamente), dovrà comunque pagare o, volendo, acquistare un pacchetto con 10 ore di ascolto extra.

Si tratta di una novità importante, soprattutto per gli ascoltatori occasionali che finora dovevano pagare ogni audiolibro che volevano ascoltare, indipendentemente dal fatto che avessero o meno un abbonamento a pagamento di Spotify; cosa che, probabilmente, è stata una delle cause principali dello scarso successo del servizio. Certo, 15 ore di ascolto al mese sono poche per chiunque ascolti con un po’ di frequenza degli audiolibri, ma il fatto che siano incluse gratuitamente come incentivo per questo nuovo servizio è comunque un bene.

Già disponibile nel Regno Unito e in Australia a partire da oggi, 4 ottobre 2023, questo extra per gli audiolibri di Spotify sarà accessibile anche per gli statunitensi entro la fine dell’anno, con altri mercati a seguire, probabilmente quelli citati in prima battuta. Al momento Spotify non ha parlato di un’eventuale arrivo degli audiolibri sul mercato italiano, ma non escludiamo che in futuro la società possa estendere il servizio anche ad altre lingue e paesi, nel caso in cui desideri competere davvero con Audible di Amazon e Storytel per rendere “Spotify il servizio unico e senza soluzione di continuità per tutto ciò che riguarda l’audio” come ha sottolineato l’azienda.

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