A circa un anno dall’annuncio ufficiale e a cinque mesi spaccati dall’aggiornamento alla versione 1.1, Matter, lo standard di riferimento per la smart home, si aggiorna ancora per raggiungere la versione 1.2 che introduce tante novità.
In prima battuta, c’è il supporto a nove nuove tipologie di dispositivi. Non mancano, poi, nuove funzionalità e altri miglioramenti, alcuni dei quali sotto al cofano. Scopriamo, dunque, tutti i dettagli sul presente e su ciò a cui assisteremo nel prossimo futuro.
Indice:
Arriva la versione 1.2 dello standard Matter
Sin dal rilascio del novembre 2022, lo standard Matter, pur essendo stato accolto in maniera piuttosto calorosa e nonostante fosse indicato come il salvatore della smart home, ha stentato a decollare, iniziando a vedere un’adozione sempre più ampia solo negli ultimi mesi, con un approccio piuttosto prudente da parte di alcuni partner (eppure sono moltissimi i partner aderenti).
A ogni modo, la CSA (Connectivity Standards Alliance) ha da poco annunciato l’arrivo del secondo aggiornamento dello standard, che giunge alla versione 1.2 ed è subito stato messo a disposizione dei produttori di dispositivi, in modo che le prime novità tangibili possano arrivare già tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024:
Dal rilascio di Matter 1.0, poco più di un anno fa, abbiamo assistito a una crescita e a un progresso reali, con oltre 24.600 download delle specifiche, 1.214 certificazioni, una crescita di quasi il 24% nel numero di aziende che hanno aderito al gruppo di lavoro Matter e una nuova struttura di test di interoperabilità dell’Alleanza. […] Man mano che gli utenti connettono sempre più dispositivi Matter, le aziende associate si sono impegnate attivamente tra loro riguardo alle loro esperienze e alle sfide iniziali e continuano ad apportare miglioramenti alle specifiche per affrontarle.
C’è il supporto a nove nuove tipologie di dispositivi
Come anticipato in apertura, la novità più importante di Matter 1.2 è l’introduzione del supporto a nove nuove tipologie di dispositivi, principalmente parte della categoria dei grandi elettrodomestici.
- Frigoriferi (sono inclusi anche dispositivi come congelatori e frigoriferi per il kimchi) – controllo e monitoraggio della temperatura.
- Condizionatori d’aria autonomi (raggiungono dispositivi come gli impianti di climatizzazione, termostati e HVAC) – controllo della temperatura e della velocità della ventola.
- Lavastoviglie – funzionalità di base come l’avvio da remoto e le notifiche di avanzamento del ciclo di lavaggio o di errori operativi (fornitura e scarico dell’acqua, temperatura e chiusura errata del portello).
- Lavatrici – funzionalità come le notifiche di avanzamento (ad esempio per il completamento del ciclo).
- Robot aspirapolvere e lavapavimenti – funzionalità di base come l’avvio da remoto e le notifiche di avanzamento del ciclo di pulizia, funzionalità avanzate come la modalità di pulizia (a secco o con acqua), dettagli aggiuntivi sullo stato (manutenzione del dispositivo).
- Allarmi per fumo e monossido di carbonio – notifiche e segnalazioni di allarme sonore e visive; avvisi sullo stato delle batterie; autotest; rilevazione della concentrazione di monossido di carbonio.
- Sensori della qualità dell’aria – tali sensori possono acquisire e segnalare PM1, PM 2,5, PM 10, CO2, NO2, COV, CO, ozono, radon e formaldeide; tali dispositivi possono fornire informazioni sull’indice della qualità dell’aria in base alla loro posizione.
- Purificatori d’aria – informazioni sul rilevamento, funzionalità di altri tipi di dispositivi come ventole e termostati; monitoraggio delle risorse di consumo e dell’usura del filtro (sia quelli HEPA che quelli ai carboni attivi).
- Ventilatori – controllo della tipologia di movimento (bloccato, oscillazione) e della tipologia di flusso d’aria; possibilità di modificare la direzione e la velocità del flusso d’aria.
Nuove funzionalità e tanti miglioramenti tangibili
Matter 1.2, però, non si limita ad aggiungere il supporto a nove nuove tipologie di dispositivi. Le specifiche dello standard, di pari passo con l’SDK (Software Development Kit), gli strumenti di test e il programma di certificazione, continuano ad evolversi per venire incontro alle esigenze dei produttori di dispositivi per la smart home.
È per questo motivo che l’aggiornamento autunnale include tanti miglioramenti che vanno ad aggiungere nuovi modi per sfruttare i dispositivi già esistenti e supportati:
- Supporto alla configurazione combinata di serrature per porte che includono anche il chiavistello, pensato per il mercato europeo.
- È stata aggiunta la descrizione dell’aspetto del dispositivo: i dispositivi saranno “coscienti” del loro colore e della loro finitura.
- Gli endpoint complessi sono ora supportati come dispositivi nella loro interezza (ad esempio si possono controllare, alla pari di un unico dispositivo, gruppi composti da elettrodomestici, prese multiple e più luci).
- Arrivano i tag semantici, pensati per fornire un modo comune per descrivere posizione e funzioni di dispositivi Matter (ad esempio posizione e funzioni dei pulsanti di un telecomando) in modo che la resa risulti “coerente” all’interno dei vari ecosistemi.
- Le descrizioni generiche delle modalità operative del dispositivo, infine, consentono di esprimere in modo generico le diverse modalità operative di un dispositivo per permettere l’introduzione di nuove tipologie di dispositivi nelle future revisioni dello standard.
I miglioramenti sotto al cofano
Oltre ad aggiungere funzionalità che possiamo definire tangibili, Matter 1.2 implementa tante altre novità dietro le quinte, come i miglioramenti al programma di test (il Matter Test Harness è ora open source) e certificazione. L’obiettivo è semplice: aiutare le aziende a immettere sul mercato i prodotti, hardware, software, piattaforme o app che siano, più rapidamente.
Per coloro che fossero interessati è possibile consultare le specifiche di Matter 1.2 e scaricare la sorgente della versione aggiornata dell’SDK.
Cosa c’è nel futuro di Matter e della smart home?
Il team di sviluppo di Matter è già proiettato a ciò che verrà in futuro, in collaborazione col sempre crescente team di ingegneri e produttori a livello globale, per aggiungere ai dispositivi compatibili ulteriori tipologie di dispositivi.
Nel 2024 sono previsti due aggiornamenti dello standard che continuerà a seguire la cadenza semestrale (con rilasci in primavera e autunno). Sul fronte dei dispositivi, la CSA si aspetta che Matter continui a espandere la sua presenza all’interno della smart home, grazie anche alle nuove tipologie di dispositivi che debutteranno con la versione 1.2 dello standard.
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