Secondo quanto riportato da Reuters, NVIDIA e AMD starebbero lavorando per portare sul mercato consumer nuovi processori per PC basati su architettura ARM, il tutto per cercare di contrastare l’attuale leader di mercato Intel e il dominio ormai decennale dell’architettura CPU x86 sui computer desktop e portatili.
Stando alla fonte, entrambi i produttori sarebbero in una fase avanzata dello sviluppo di questi chip e potrebbero essere pronti con le prime soluzioni già nel 2025. Le risorse economiche sicuramente non sono un problema, soprattutto per NVIDIA, ma anche AMD si trova in un periodo abbastanza “florido” e ricco di investimenti (almeno nel settore AI); viste le dinamiche di mercato e la rapidità con cui cambiano i trend di vendita, la notizia sembra abbastanza attendibile, ma Intel deve preoccuparsi?
NVIDIA e AMD puntano su Arm per i PC Windows del futuro
Dietro questa mossa dei diretti competitor di Intel, AMD e NVIDIA, c’è ancora una volta l’obiettivo di detronizzare la tecnologia Intel dal mercato dei PC e dei notebook basati su sistema operativo Windows; questo segmento di mercato è troppo appetibile per i produttori e anche intaccare l’attuale market-share di Intel di qualche punto sarebbe un successo. Usiamo il condizionale in quanto non è il primo tentativo per NVIDIA e AMD di puntare alla tecnologia Arm per fare crescere le proprie quote di mercato; AMD dopo i primi esperimenti di qualche anno fa cambiò rotta, mentre ricordiamo che NVIDIA provò a entrare nel segmento mobile con le soluzioni Tegra, ma non fu proprio un successo, questo nonostante il chip NVIDIA Tegra fosse alla base del primo Surface RT di Microsoft.
Ad oggi però gli equilibri in campo sono leggermente cambiati (soprattutto quelli economici), senza dimenticare che con Qualcomm sarebbero tre le opzioni per portare avanti quello che era partito come il progetto “Windows On Arm“. Parlando di storia recente invece, Microsoft ha collaborato solo con Qualcomm per alcuni dispositivi Windows 11, ma ancora una volta con risultati che possimo definire marginali; a titolo d’esempio, ricordiamo che per il nuovo Surface Go 4 Microsoft è tornata sui suoi passi sostituendo la piattaforma Arm della precedente generazione con quella Intel Alder Lake Core 12a gen (per la precisione un Intel N200).
Pensare di battere Intel nel segmento PC Windows, anche in parte, è un ambizione di non poco conto; probabilmente l’attuale momento di transizione che sta portando ai nodi produttivi Intel di prossima generazione (vedi A20 e A18) potrebbe dare una mano agli avversari, ma a nostro avviso rimane un’impresa poco fattibile, almeno a breve periodo. Da parte sua Intel sta facendo i conti con gli ottimi risultati ottenuti da aziende come Apple soprattutto sul lato efficienza/prestazioni, un esempio che, inutile dirlo, vorrebbero seguire AMD e NVIDIA.
Tornando a Microsoft invece, le voci che stia lavorando a chip Arm proprietari per il mondo server circolano ormai da mesi; nel frattempo però l’azienda di Redmond ha fatto “esperimenti” per il mercato consumer, su tutti i chip SQ1 ed SQ2 che ritroviamo sui modelli Surface Pro X. In sincerità vediamo più potenziale su Microsoft che, allo stesso tempo, non ha la necessità di battere Intel sul campo, ma sicuramente di ottimizzare produzioni e costi (al pari di Apple per intenderci). Secondo le ultime indiscrezioni, Microsoft starebbe inoltre lavorando anche con AMD per una soluzione custom basata su processori Ryzen e, cosa altrettanto interessante, su ulteriori progetti proprietari che guardano invece all’Intelligenza Artificiale.
Potrebbe interessarti anche Apple e Intel investono in ARM e puntano a lunghe collaborazioni e NVIDIA vorrebbe apporre il suo logo su Nintendo Switch 2
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Configurazione PC di Dicembre 2024: le migliori per fascia di prezzo
- 💻 Troppi portatili al Black Friday? Andate sul sicuro con queste offerte MSI
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo