La battaglia per fare aprire Apple alle riparazioni fai da te è stata lunga, ma ha sortito effetti positivi: il servizio Self Service Repair è stato introdotto anche in Italia e il colosso di Cupertino, dopo averlo già esteso ad altri modelli nei mesi scorsi, l’ha appena ampliato nuovamente, introducendo inoltre delle novità relative alla diagnostica.

Apple Self Service Repair: il programma cresce ancora

In sede di annuncio del nuovo ampliamento del servizio — il cui lancio ufficiale risale allo scorso anno —, Apple ha ricordato come il Self Service Repair consenta agli utenti più esperti nella riparazione di dispositivi elettronici di potersi servire degli stessi manuali, componenti originali Apple e strumenti di cui dispongono gli Apple Store e i Centri Assistenza Autorizzati Apple. Insomma, il programma permette a chiunque abbia le capacità necessarie di procedere autonomamente alla riparazione del proprio dispositivo, senza dover ricorrere a guide online non ufficiali e potendo accedere anche a componenti e strumenti originali.

Per effetto delle novità annunciate in data odierna, sono ora 35 i prodotti Apple per i quali è disponibile il servizio Self Service Repair, il quale è attivo in 33 Paesi — tra i 24 nuovi Paesi europei figurano Croazia, Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Svizzera — e in 24 lingue.

Naturalmente, l’esistenza di un programma del genere — pur apprezzabile — non elimina una certezza: per gli utenti meno esperti, la scelta migliore consiste nel rivolgersi ad un Centro Assistenza Autorizzato Apple. Del resto, il produttore californiano ci ha tenuto a sottolineare come nell’ultimo triennio sia quasi raddoppiato il numero di centri di assistenza che hanno accesso a parti originali, strumenti e formazione Apple. Questo numero include anche oltre 4500 Independent Repair Provider, per una rete globale che attualmente si compone di 5000 Centri Assistenza Autorizzati Apple e che supporta più di 100.000 tecnici operativi.

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Novità di Apple Self Service Repair: modelli e diagnostica

Tornando agli annunci di oggi, Apple ha inserito nel programma Self Service Repair tutta la linea di iPhone 15 (a proposito, avete visto il nostro video sull’aggiornamento iOS 17.2?) e tutti i modelli di Mac con chip Apple Silicon M2.

Nella fattispecie, quindi, i nuovi modelli per i quali è possibile procedere alle riparazioni fai da te includono: iPhone 15 (ecco la nostra recensione), iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro (ecco il nostro confronto dedicato), iPhone 15 Pro Max (ecco la nostra recensione), MacBook Pro 14″ e 16″ (ecco la nostra recensione), MacBook Air 15″ (ecco la nostra recensione), Mac mini (ecco la nostra recensione), Mac Pro e Mac Studio.

La seconda grande novità è attualmente riservata agli Stati Uniti, tuttavia Apple ha già fatto sapere che noi utenti europei la riceveremo il prossimo anno: già a partire da oggi, è disponibile Apple Diagnostics per Self Service Repair. Si tratta di uno strumento di diagnostica che permetterà ai clienti Apple di accedere alle “stesse possibilità dei Centri Assistenza Autorizzati Apple e dei fornitori indipendenti di testare i dispositivi per verificare il funzionamento e le prestazioni dei componenti, nonché di identificare le parti che potrebbero necessitare di riparazione”. Anche in questo caso, comunque, il produttore ha doverosamente precisato che le “sessioni di troubleshooting Apple Diagnostics sono destinate a utenti con le conoscenze e le competenze necessarie per riparare i dispositivi Apple”.

In parole povere, il programma Apple Self Service Repair è aperto a tutti, tuttavia se non possedete le competenze e l’esperienza necessarie, non è molto probabile che vi avventurerete in riparazioni fai da te.

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