Con la presentazione dei nuovi MacBook Pro 14 e 16 con Apple Silicon M3, si conclude un 2023 ricco di nuovi prodotti ma non di sorprese, per un’azienda che si prepara ad affrontare l’anno nuovo accompagnata dalla solita dose di indiscrezioni che, in alcuni casi, permettono agli appassionati di farsi un’idea su quello che verrà.
A pochi giorni dall’inizio del 2024, sono già molte le ipotesi, alcune delle quali relative ai nuovi iPad Pro e Air, MacBook Air M3 e periferiche Magic con USB-C, previsti per la prima metà dell’anno nuovo, con qualche indiscrezione che si spinge a parlare dei prossimi iPhone 16 e successivi. Con tutte le cautele del caso, facciamo il punto su cosa aspettarci nel 2024 di Apple.
Indice:
iPad Pro OLED con M3 e iPad Air M2 in due versioni
I nuovi iPad Pro e iPad Air sono i protagonisti delle recenti indiscrezioni condivise da Mark Gurman di Bloomberg, fonte in molti casi attendibile, da cui emergono varie cose. È di ieri la notizia che Apple avrebbe in mente di rinnovare la linea di tablet nel 2024, provando a fare un po’ di ordine in una gamma un po’ confusionaria per i meno esperti che intendono acquistare un nuovo iPad (qui c’è la nostra guida all’acquisto sui tablet, per inciso).
Visitando il sito di Apple è normale fare un po’ di difficoltà nel capire quale iPad può fare al caso proprio. Questo perché ci sono gli iPad Pro, disponibili con schermi da 11″ e da 12,9″ (rispettivamente quarta e sesta generazione), c’è iPad mini di sesta generazione, con schermo da 8,3″, c’è iPad Air di quinta generazione, con uno schermo da 10,9″, stessa dimensione dello schermo di iPad di decima generazione, acquistabile anche nella generazione precedente (la nona), con schermo da 10,2″. Come districarsi fra tutti questi modelli? Guardando i prezzi di listino, indicatori del livello e della fascia in cui risiedono i diversi dispositivi. E a complicare ulteriormente le cose ci sono le relative versioni e accessori compatibili.
Chi ne sa poco di specifiche e funzionalità è molto probabile si trovi in difficoltà nella scelta, fatto che, secondo Gurman, dovrebbe portare Apple a semplificare la gamma con i prossimi iPad. Un esempio potrebbe essere la ripartizione dei MacBook, semplificata proprio di recente con l’eliminazione di MacBook Pro 13 M1: ora sono in vendita solo tre MacBook Air con schermi da 13″ e 15″ e due MacBook Pro da 14″ e 16″.
Per i nuovi iPad la suddivisione dovrebbe essere la seguente: al vertice della famiglia iPad Pro con estetica rinnovata, schermi OLED da 13″ e 11″, chip Apple Silicon M3, supporto alla connessione MagSafe e attacco diverso per la tastiera Magic Keyboard (nuova e più robusta grazie a un telaio in alluminio, secondo la fonte) e iPad Air come opzione intermedia, per la prima volta in due versioni, da 12,9″ e da 10,9″, con chip Apple Silicon M2 ma col solito sistema di aggancio per la Magic Keyboard, a differenza dei modelli più costosi.
Sia iPad Pro che iPad Air Gurman dice siano in arrivo intorno al mese di marzo 2024, momento in cui Apple dovrebbe eliminare dal listino anche l’iPad di nona generazione, ma non la versione successiva e iPad mini, anch’esso prossimamente aggiornato con un chip più moderno e veloce. Alla luce di quanto emerso, vorrebbe dire solo un modello in meno rispetto a ora, soprattutto perché l’iPad più economico, secondo Gurman, potrebbe restare in listino per non perdere terreno rispetto ai Chromebook, come opzione economica per il mercato dell’istruzione.
MacBook Air M3 e Magic Mouse, Keyboard e Trackpad con USB-C
Lo stesso Gurman ha detto di aspettarsi a breve la nuova generazione di MacBook Air con schermi da 13″ e 15″, portatili che dovrebbero essere identici alle versioni attuali, se non per le novità legate al nuovo chipset: Apple Silicon M3. Come accaduto già per i MacBook Pro sia con l’aggiornamento a Silicon M2 che con l’ultima versione del chipset di Apple a 3 nanometri, non dovrebbero infatti esserci novità particolari.
È previsto per lo stesso periodo l’arrivo dei nuovi MacBook Air M3, intorno a marzo 2024, momento che potrebbe segnare l’uscita di scena di MacBook Air M1, icona della transizione di Apple da Intel ad Apple Silicon, ormai completa seppur non ancora omogenea per le differenze generazionali fra i diversi prodotti Mac. A tal proposito, per il passaggio alla generazione M3 di Mac Studio e Mac Pro, potrebbe volerci più di un anno, sempre secondo quanto riportato dalla fonte citata.
In occasione del lancio dei nuovi MacBook, si vocifera inoltre che le periferiche per Mac basate su connettori Lightning, Magic Keyboard, Magic Mouse e Magic Trackpad, dovrebbero essere aggiornate sposando lo standard USB-C. Non è chiaro se si tratti di un semplice cambio di connettore o se Apple abbia in programma di introdurre altre novità, che soprattutto per il Magic Mouse sarebbero ben accette da molti, specie se relative al posizionamento della porta di ricarica, posta nella sezione inferiore del mouse impedendone l’uso durante la ricarica. Sono tuttavia indiscrezioni da prendere con le pinze perché provenienti da un utente di Weibo Instant Digital, molto meno conosciuto (e quindi reputato affidabile) rispetto a Mark Gurman di Bloomberg.
Apple iPhone 16 (e successivi)
Mentre il capo del design di iPhone e Apple Watch Tang Tan, ha annunciato il prossimo addio all’azienda di Cupertino, che sarà effettivo a partire da febbraio, sono emerse alcune indiscrezioni sui prossimi smartphone di Apple, che dovrebbero integrare in futuro degli schermi senza isole dinamiche e fori. Non è una sorpresa, considerando che da tempo di parla di iPhone “a tutto schermo”, ma negli scorsi giorni è emerso che alcuni fornitori di Apple hanno iniziato a sviluppare dei sistemi UPC (Under Panel Camera) da montare per l’appunto sotto il display, soluzione necessaria per l’ipotesi citata.
Secondo il sito The Elec, LG Innotek, in veste di fornitore di Apple, starebbe sviluppando una fotocamera apposita che dovrebbe essere effettivamente integrata non prima di aver trovato il modo di installare sotto il display degli iPhone l’occorrente per il sistema di riconoscimento Face ID. La fonte parla di possibili implementazioni della fotocamera sotto il display dopo il 2026, che tradotto significherebbe iPhone 19 (cioè 2027), momento entro cui Apple potrebbe completare la predisposizione del necessario al di sotto degli schermi di iPhone o altrove: altoparlante auricolare, sensore di prossimità, fotocamera frontale e Face ID; questo per un futuro iPhone “a tutto schermo”.
Interessante anche un recente report del Financial Times relativo alle aziende produttrici di semiconduttori. È emerso che TSMC, una delle realtà più importanti del settore, nonché fornitrice dei chipset a 3 nanometri degli iPhone 15 Pro e dei Mac con Apple Silicon M3, potrebbe commercializzare i 2 nanometri già nel 2025, forse in tempo per equipaggiare i futuri iPhone 17 Pro, nel caso Apple riesca ad accaparrarsi ancora una volta l’esclusiva. “Lo sviluppo della tecnologia a 2 nanometri sta procedendo bene ed è sulla buona strada per la produzione nel 2025. Quando verrà introdotta sarà la tecnologia più avanzata del settore sia in termini di densità che di efficienza energetica” hanno detto i dirigenti di TSMC al riguardo.
E per l’iPhone pieghevole? Non c’è alcuna certezza al momento, solo alcune ipotesi da prendere con le pinze, proprio oggi alimentate da un nuovo rapporto della stessa The Elec, secondo cui Samsung avrebbe iniziato a lavorare su dei pannelli flessibili per Apple. Oltre a iPhone, emerge anche un pannello da 20,25″ destinato probabilmente a un MacBook pieghevole, di cui si è parlato anche la scorsa estate ma che resta un’ipotesi molto fumosa.
Tornando a scenari meno remoti, sono emerse alcune nuove indiscrezioni relative anche alla serie iPhone 16 che, oltre a integrare un pulsante azione più versatile e onnipresente nella nuova gamma, dovrebbero montare dei microfoni più efficaci. Chi ne parla è Ming-Chi Kuo, noto informatore del settore, secondo il quale l’intera nuova serie di smartphone di Apple avrà dei microfoni in grado di captare meglio la voce dell’utente, con un rapporto fra segnale e rumore migliore e costi superiori rispetto ai componenti hardware integrati negli iPhone 15. L’obiettivo, a suo dire, sarebbe migliorare la precisione nella dettatura e nell’interazione vocale con l’assistente Siri. A metà dicembre 2023, si è parlato inoltre della possibile presenza nei modelli iPhone 16 Pro di una nuova fotocamera grandangolare, dotata di un sensore da 48 megapixel come quella principale, lasciando 12 megapixel al solo sensore teleobiettivo. E sempre per quanto riguarda il comparto fotografico, emergono nuove conferme relative al fatto che sia iPhone 16 Pro che iPhone 16 Pro Max dovrebbero montare un sistema a tetraprisma per il teleobiettivo.
Il 20 dicembre 2023, macrumors, ha rivelato inoltre che tutti e quattro i nuovi iPhone 16 dovrebbero arrivare con chip A18, probabilmente tutti a 3 nm benché diversificati fra le versioni base e le Pro come accade già. Sono informazioni provenienti da un presunto codice di iOS 18, che fanno eco a voci precedenti secondo cui l’intera serie iPhone 16 dovrebbe montare nuovi chipset, a differenza di quanto accaduto in precedenza.
A parte un migliore sistema di dissipazione del calore legato all’uso di scocche in metallo e la notizia del Financial Times secondo cui Apple intende produrre il maggior numero di batterie possibili per iPhone 16 in India anziché in Cina, per regioni legate alla volontà da parte dell’azienda di Cupertino di limitare la dipendenza dalla Cina, causa di grandi problemi negli ultimi anni, non è emerso altro di nuovo rispetto alle indiscrezioni precedenti sulla prossima serie di smartphone di Apple, attesa come sempre, per settembre 2024.
In copertina iPhone 15 Pro Max, che abbiamo recensito qui (video e articolo)
Leggi anche: la recensione iPhone 15: poche scelte discutibili, tante cose buone e i migliori MacBook di questo mese: la nostra selezione aggiornata
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