Seagate, azienda leader quando parliamo di sistemi e dispositivi di archiviazione per il mondo aziendale e consumer, ha annunciato quella che si può definire senza dubbio una pietra miliare nella storia degli hard disk e più in generale delle periferiche di storage. Il produttore californiano ha annunciato ufficialmente la piattaforma di archiviazione Mozaic 3+, una soluzione che punta tutto sulla più recente evoluzione della tecnologia HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording) per garantire una densità di memorizzazione mai vista prima che, dati alla mano, può superare i 30 TB per arrivare anche a 40-50 TB per unità nelle sue applicazioni future.
Ma come è riuscita Seagate in questa impresa? Vediamolo subito.
Seagate Mozaic 3+: memorizza da 3 a 5 TB di dati su un singolo piatto
Come anticipato, Seagate Mozaic 3+ si affida all’ormai collaudata tecnologia HAMR, un progetto a cui l’azienda lavora da anni con costanza e molti investimenti. Stando a quanto dichiara Seagate, la tecnologia alla base degli hard disk Mozaic 3+ “Exos” garantisce di memorizzare 3 TB di dati per piatto; questo significa che un’unità hard disk Seagate Exos a 10 piatti può arrivare a una capacità di storage pari a 30 TB!
Ma non è tutto, la futura evoluzione di Mozaic 3+ porterà questa soglia a +4 e +5 terabyte, con la possibilità quindi di offrire hard disk da oltre 40 TB o addirittura 50 TB. La chiave dietro questo incremento della capacità di storage risiede proprio nella tecnologia HAMR che, in modo semplice, permette di memorizzare il doppio dei bit a parità di superficie rispetto a un hard disk basato su tecnologia PMR.
La realizzazione degli hard disk Exos Mozaic 3+ non passa solo per HAMR, ma anche per diversi accorgimenti e tecnologie di ultima generazione mirate a massimizzare la resa, oltre che prestazioni e affidabilità. Tra le novità introdotte da Seagate sui nuovi hard disk Exos segnaliamo la tecnologia “Iron Platinum Superlattice Structure“, utilissima per aumentare la coercitività magnetica dei supporti del disco oltre che la precisione in scrittura, aiutata in questo anche da un nuovo laser nanofotonico che scrive in modo infallibile.
Insieme a questo nuovo metodo di scrivere i dati, arriva anche il nuovo lettore Spintronic di 7a generazione, il più piccolo e sensibile al mondo, oltre a un controller integrato di ultima generazione; quest’ultimo è un chip realizzato a 12 nanometri e, sempre secondo il produttore, permette di incrementare le prestazioni di tre volte rispetto alle soluzioni attualmente in commercio. Inutile quasi sottolineare che la piattaforma Seagate Exos Mozaic 3+ nasce soprattutto per ambiti come il cloud hyperscale e similari, motivo per cui i primi a mettere le mani su questi gioielli saranno proprio aziende del settore cloud.
I primi lotti saranno spediti entro il primo trimestre e non si esclude (anzi il contrario) che arriveranno varianti anche per il settore consumer. Un hard disk Seagate Exos Mozic 3+ utilizza più o meno gli stessi componenti dei classici dischi rigidi PMR, aumentando notevolmente la capacità e consentendo ai datacenter di ridurre significativamente i costi operativi e di acquisizione dello storage, incluso un miglioramento del 40% nel consumo energetico per terabyte. Riguardo i costi infine, Seagate non si è ancora sbilanciata, tuttavia le prime indiscrezioni provenienti dalla rete suggeriscono un prezzo di listino che potrebbe aggirarsi sui 450-500 euro.
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