Elon Musk ha smentito categoricamente le voci secondo cui la sua nuova società di intelligenza artificiale xAI stesse raccogliendo capitali attraverso un nuovo round di investimenti.

La raccolta fondi per xAI non c’è stata, parola di Elon Musk

Lo scorso venerdì il Financial Times ha riportato che xAI, la compagnia di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk lo scorso anno, stesse cercando di raccogliere 6 miliardi di dollari tramite investitori con sede ad Hong Kong. Tuttavia, Musk ha prontamente smentito tali voci, twittando di non aver avuto alcuna conversazione in merito.

“xAI non sta raccogliendo capitali e non ho avuto conversazioni con nessuno a riguardo”, ha dichiarato Musk sul suo account X (Twitter) personale in risposta all’articolo del Financial Times. Di seguito trovate il tweet in questione.

Si tratta della seconda volta questo mese che l’imprenditore sudafricano smentisce report riguardanti presunti round di finanziamento per xAI. All’inizio di gennaio, Musk aveva bollato come fake news un articolo di Bloomberg secondo cui xAI avrebbe raccolto 500 milioni di dollari come parte di un round da 1 miliardo.

La piattaforma di intelligenza artificiale conversazionale Grok, lanciata lo scorso anno, rappresenta il primo prodotto di xAI. Durante la conferenza sugli utili del quarto trimestre del 2023 di Tesla, tenutasi mercoledì scorso, Musk ha spiegato di voler solamente “essere un custode responsabile di una tecnologia molto potente” con xAI, e di non essere interessato a guadagni economici extra.

Musk ha anche dichiarato che non si sentirebbe a proprio agio nel trasformare Tesla in un’azienda leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica senza detenere almeno il 25% dei diritti di voto, in vista delle discussioni del consiglio di amministrazione riguardo il suo pacchetto di compensi nei prossimi mesi. Di seguito le sue parole:

Non sto cercando ulteriori guadagni economici. Voglio solo essere un custode efficace di una tecnologia molto potente. E il motivo per cui ho scelto indicativamente circa il 25% è che non è così tanto che possa controllare l’azienda anche se impazzisco. E se sono pazzo, possono cacciarmi. Ma è abbastanza per avere una forte influenza. Questo è il mio obiettivo: una forte influenza ma non il controllo.

Musk ha fondato xAI lo scorso anno annunciando Grok come primo prodotto, un chatbot basato su intelligenza artificiale pensato per competere in tutto e per tutto con l’ormai famosissimo ChatGPT di OpenAI.

Secondo l’imprenditore, una versione migliorata di Grok denominata Grok 1.5 sarà lanciata nel corso delle prossime settimane – il lancio è previsto per il mese di febbraio, salvo imprevisti – e includerà vari miglioramenti rispetto alla versione attuale. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo le nuove funzionalità che Grok 1.5 vanterà, ma è lecito attendersi un netto passo in avanti che avvicinerebbe il proprio prodotto a quelli della concorrenza, ChatGPT su tutti.

La creazione di xAI e il lancio di Grok sono solo gli ultimi passi intrapresi da Musk nel vasto e promettente campo dell’intelligenza artificiale. Già co-fondatore di OpenAI nel 2015, Musk ha recentemente messo in guardia contro i potenziali pericoli derivanti da un’intelligenza artificiale senza supervisione adeguata.

Con xAI e Grok, l’obiettivo di Musk sembra essere quello di sviluppare e guidare lo sviluppo di intelligenze artificiali sicure, responsabili ed etiche. Le recenti smentite su presunti massicci round di finanziamento indicano però che al momento l’imprenditore visionario di origini sudafricane preferisce mantenere xAI relativamente piccola e focalizzata sulla tecnologia piuttosto che farla crescere rapidamente grazie a ingenti capitali esterni. Staremo a vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi e, nel caso in cui xAI dovesse crescere rapidamente, quali contromisure adotteranno le aziende concorrenti che operano nel sempre più crescente settore dell’intelligenza artificiale.

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