A un paio di settimane dal rilascio dei più recenti aggiornamenti intermedi per tutti i sistemi operativi di ultima generazione e dall’annuncio di tutte le modifiche che stravolgeranno iOS, App Store e Safari (già testabili in anteprima con la beta 1 di iOS 17.4 e degli altri OS), Apple ha svelato le statistiche relative all’adozione di iOS 17 e iPadOS 17.

È la prima volta che Apple condivide queste informazioni dal momento del rilascio dei due sistemi operativi, e si tratta di informazioni molto utili per fare un resoconto sull’utilizzo reale delle versioni più recenti dei sistemi operativi che girano a bordo di iPhone e iPad. Piccolo spoiler: al contrario di quanto registrato lo scorso anno, iPadOS 17 sta correndo più veloce rispetto a iPadOS 16; iOS 17, invece, sta andando più piano rispetto a iOS 16. Scopriamo tutti i dettagli.

A che punto siamo con l’adozione di iOS 17 e iPadOS 17?

Come ogni anno, più o meno in questo periodo dell’anno, Apple condivide sul portale dedicato agli sviluppatori l’aggiornamento riguardante le percentuali di utilizzo di iOS (tramite iPhone) e iPadOS (tramite iPad) grazie al numero di “transazioni effettuate” sull’App Store.

Questi dati, aggiornati al 4 febbraio 2024, ci permettono di capire come stia andando in generale l’adozione dei più recenti iOS 17 e iPadOS 17, per la prima volta dal loro rilascio in forma stabile, avvenuto circa 5 mesi fa; andando oltre, possiamo fare un piccolo paragone con la situazione a 12 mesi fa, per vedere le differenze rispetto ai predecessori.

Partiamo da iOS. Apple dichiara che il 76% degli iPhone rilasciati negli ultimi 4 anni utilizza iOS 17, il 20% la versione precedente, e il restante 4% le varianti più datate. Allargando invece il discorso a tutti gli iPhone che transitano dall’App Store, la situazione peggiora leggermente: il 66% degli iPhone in commercio utilizza iOS 17, il 23% la versione precedente e l’11% le versioni più datate del sistema operativo.

Per quanto riguarda invece iPadOS la situazione è un pelo più ridimensionata. Dei tablet che il colosso di Cupertino ha introdotto nel corso degli ultimi 4 anni, il 61% utilizza iPadOS 17, il 29% utilizza la versione precedente e il 10% le versioni più datate. Prendendo in considerazione tutti gli iPad attivi, la percentuale di adozione di iPadOS 17 scende al 53%; iPadOS 16 è invece in uso sul 29%, mentre le varianti precedenti sono attive sul 10% dei tablet della mela morsicata.

In generale, dunque, Apple si conferma irraggiungibile per Android: basti pensare che, dando uno sguardo all’ultimo aggiornamento del “Android Version Market Share Worldwide” di statcounter, Android 14 è adottato a livello globale dal 9,26% di smartphone e tablet del robottino verde. Giocando in casa, il colosso di Cupertino vince a mani basse questa sfida.

Com’era la situazione 12 mesi fa?

Se con Android non c’è storia, confrontando le statistiche dell’adozione di iOS 17 e iPadOS 17 a febbraio 2024 contro quelle di iOS 16 e iPadOS 16 a febbraio 2023 (potete trovarle qua), emergono due situazioni agli antipodi:

  • iOS 17 sta crescendo più lentamente di quanto non fece lo scorso anno iOS 16 (che a questo punto era installato sull’81% degli iPhone più recenti e sul 72% di tutti gli iPhone attivi);
  • iPadOS 17 sta crescendo più rapidamente di quanto non fece lo scorso anno iPadOS 16 (che a questo punto era installato sul 53% degli iPad più moderni e sul 50% di tutti gli iPad attivi).

Considerando che le modifiche per rispettare il Digital Markets Act (DMA) nell’Unione Europea dovrebbero entrare in vigore con iOS 17.4 e iPadOS 17.4, da marzo in poi potremmo assistere a un’impennata nell’adozione delle più recenti versioni dei sistemi operativi “mobile” della mela morsicata. Tra dodici mesi, invece, parleremo dell’adozione di iOS 18 che, grazie a un’anticipazione del CEO di Apple, Tim Cook, potrebbe guadagnare tante potenzialità legate all’intelligenza artificiale.

Potrebbero interessarti anche: Recensione iPhone 15: poche scelte discutibili, tante cose buone e Recensione iPhone 15 Pro Max: le novità sono quelle giuste

I nostri contenuti da non perdere: