Oggi, 13 febbraio 2024, entra ufficialmente in funzione IT-alert, il sistema di allarme pubblico per informare nel modo più rapido possibile la popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti. Sono quattro le tipologie di rischio per le quali il sistema è operativo, a cui se ne aggiungeranno delle altre prossimamente col proseguire delle sperimentazioni sugli altri rischi previsti dalla normativa relativa.
IT-alert è operativo: ecco per quali emergenze invierà i messaggi
Dopo diversi mesi di sperimentazioni, iniziate a fine giugno 2023, il sistema nazionale di allarme pubblico è da oggi operativo per segnalare varie situazioni di emergenza, queste quattro per ora:
- collasso di una grande diga;
- incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
- incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica;
- attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano.
Chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza e abbia un telefono con segnale riceverà in questi casi un messaggio dedicato di IT-alert che lo avvisa del pericolo imminente segnalandogli informazioni, azioni da compiere e altri modi utili per mettersi in sicurezza (ad esempio allontanarsi dai corsi d’acqua o evacuare una zona).
Come anticipato, le sperimentazioni continueranno nei prossimi mesi con l’obiettivo di aggiungere gli altri scenari previsti dalla normativa, compresi quelli relativi ai rischi legati a precipitazioni intense, maremoti generati da sismi e attività vulcanica dello Stromboli, per il quale sono necessarie altre analisi e verifiche che, spiega il dipartimento della protezione civile nel relativo comunicato stampa, dovrebbero richiedere un anno.
“Informare tempestivamente la popolazione in caso di una situazione di potenziale pericolo è fondamentale e, grazie a IT-alert, la Protezione Civile ha ora uno strumento in più per arrivare rapidamente ai cittadini. Ricordiamoci però che in emergenza è altrettanto cruciale sapere cosa fare e cosa non fare cioè, in breve, farsi trovare preparati se si riceve una notifica di allarme. Ecco perché è sempre utile informarsi fin da subito sulle buone pratiche di protezione civile, perché sono la prevenzione e i corretti comportamenti che salvano le vite” ha detto Fabrizio Curcio, il capo del dipartimento della protezione civile per l’occasione.
Quindi, nei prossimi giorni, settimane e mesi, nella malaugurata eventualità che si manifesti uno dei quattro scenari di rischio citati, le persone che si trovino in prossimità dell’evento saranno avvisati tramite questi messaggi di allerta sui propri telefoni cellulari. Ma è bene prestare attenzione ai messaggi di IT-alert che, nel caso in cui riportino la parola “TEST” continueranno a indicare che si tratta di verifiche delle funzionalità per le prossime sperimentazioni; in questi casi non c’è quindi nulla da temere.
Per maggiori informazioni su IT-alert e sulle novità relative al sistema nazionale di allarme pubblico, potete visitare il sito web relativo.
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