OpenAI sta dando a ChatGPT la facoltà di ricordare determinate cose dalle conversazioni fatte con gli utenti. Questa sorta di memoria, serve al chatbot per essere più agile, intelligente e utile, evitando di farsi ripetere ogni volta le stesse informazioni che servono all’utente per ottenere delle risposte più adatte alle proprie esigenze. Si tratta di una funzione opzionale e, per ora, in fase di sperimentazione, essendo disponibile solo per una cerchia ristretta di persone che usano la versione gratuita di ChatGPT e quella a pagamento.
Cosa sapere sulla memoria di ChatGPT
Usare spesso un chatbot dotato di intelligenza artificiale come ChatGPT può diventare un po’ snervante, soprattutto se lo si impiega per compiti ripetitivi. In questi casi, si finisce per ripetere sempre quelle stesse informazioni di base necessarie per ottenere quello che si desidera. Per questo motivo, OpenAI ha aggiunto la memoria a ChatGPT, una funzione opzionale che permette di ricordare determinate informazioni fornite dall’utente.
Funziona così. È possibile scegliere se dare al chatbot la facoltà di raccogliere da sé i dati dalle conversazioni, oppure dirgli di ricordare qualcosa di specifico. Questi sono alcuni esempi:
- dire a ChatGPT che le future note delle riunioni abbiano titoli ed elenchi puntati riepilogati in fondo;
- dire a ChatGPT di essere il proprietario di un negozio di vestiti a Milano, in modo tale che le future idee per i post sui social abbiano già un contesto da cui partire;
- dire a ChatGPT che le proprie lezioni tipo sono per ragazzi fra i 10 e i 13 anni e che durano 30 minuti, per far sì che proponga dei piani adatti.
OpenAI, nella nota relativa a questa novità, sottolinea che la memoria di ChatGPT è in ogni caso gestibile dall’utente dal menu Personalizzazione nelle Impostazioni, da cui è possibile disattivarla in qualsiasi momento oppure eliminarne o cancellarne determinate informazioni.
Volendo avviare una conversazione con ChatGPT senza che il chatbot attinga dai propri dati registrati in memoria, è possibile optare per le “Temporary chat“, un’opzione che, oltre a non usare le informazioni archiviate, fa sì che i dialoghi non appaiano nella cronologia e non vengano nemmeno utilizzati per addestrare i modelli di OpenAI.
Questa funzione di memoria di ChatGPT torna utile anche per le aziende, grazie alla quale possono personalizzare il chatbot con determinati dati e preferenze applicate automaticamente. E lo stesso vale per i GPTs, le versioni personalizzate del chatbot di OpenAI di cui circa un mese fa nacque uno store.
Come anticipato, la funzione non è ancora disponibile per tutti, ma in fase di rilascio questa settimana per alcuni utenti della versione gratuita e di ChatGPT Plus (quella a pagamento). Intanto, per maggiori informazioni su queste novità e sulle condizioni relative all’utilizzo dell’opzione di memoria di ChatGPT, potete visitare la pagina di supporto del sito di OpenAI.
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