È passato circa un mese dal rilascio dell’ultima versione di ChromeOS, sistema operativo sviluppato da Google e dedicato ai Chromebook, ed è già tempo per un nuovo update. L’ultimo aggiornamento porta il sistema operativo alla versione ChromeOS 121 ed è in fase di distribuzione per tutti i dispositivi idonei. 

A differenza di quanto accade solitamente, questa volta si fa un po’ più di fatica ad individuare le novità introdotte, questo perché (oltre al silenzio in merito da parte dell’azienda) non si tratta di novità o funzioni direttamente collegate al sistema in sé, quanto più a due sottosistemi: Linux e Android.

L’update a ChromeOS 121 aggiorna i sottosistemi Linux e Android

Come ormai ben sappiamo, anche quando non vengono messe in evidenza particolari novità, un aggiornamento del sistema operativo ChromeOS non viene mai rilasciato senza alcun motivo, anche quando mancano nuove funzioni l’azienda implementa comunque sotto il cofano tutta una serie di correzioni varie e migliorie, magari non direttamente riscontrabili dall’utente.

Questa volta, le novità non sono esattamente sotto gli occhi di tutti, ma ci sono: come molti di voi ben sanno uno dei punti di forza di ChromeOS è sicuramente rappresentato dal sottosistema Linux, che ci consente di utilizzare qualsiasi tipo di software in versione desktop sviluppato per il sistema operativo in questione (e molto di più in realtà).

Finora il contenitore Linux presente sui Chromebook era basato su Debian 11 “Bullseye” ma, la versione 121 effettua un upgrade a Debian 12 “Bookworm”. Tutto molto bello detto così, ma per l’utente cosa cambia? Diciamo subito che i benefici maggiori saranno per coloro che utilizzano i Chromebook per scopi di sviluppo, tuttavia l’aggiornamento permette a tutti coloro che ne fanno uso di beneficiare di tutte le funzionalità incluse in Debian 12.

Alcuni di voi potrebbero essere avvisati della possibilità di aggiornare appena riavviato il Chromebook, altri potrebbero visualizzare un’apposita notifica recandosi nelle Impostazioni del dispositivo, alla voce “Ambiente di sviluppo Linux”, mentre per altri ancora sembra che l’aggiornamento sia stato effettuato in maniera automatica e in background con l’aggiornamento ChromeOS 121.

La seconda novità riguarda invece il sottosistema Android, grazie al quale possiamo utilizzare tutte (o quasi) le applicazioni originariamente sviluppate per il robottino reperibili tramite il Google Play Store. Nonostante per quanto riguardi gli smartphone l’ultima versione di Android disponibile sia la 14, alcuni tra i Chromebook in circolazione sembrano aver raggiunto la versione 13.

Per quanto possa sembrare qualcosa di poco conto non trattandosi dell’ultima versione disponibile, in realtà ciò fa sì che i laptop mossi da ChromeOS possano beneficiare di alcuni miglioramenti per le prestazioni, soprattutto per i dispositivi più datati. Per verificare la versione di Android installata sul vostro Chromebook, sarà sufficiente seguire il percorso Impostazioni -> App -> Google Play Store -> Gestisci le preferenze Android. Nella schermata simil smartphone che si aprirà, scorrete verso il basso fino alla voce Informazioni sul dispositivo (come potete notare la nostra versione è ancora ferma ad Android 11).

Per quanto dunque quelle appena esposte siano le novità più corpose dell’aggiornamento a ChromeOS 121, non sono le uniche, come sempre non essendo ancora ultimata la separazione del browser proprietario da ChromeOS, l’ultima versione del sistema operativo beneficia anche di tutte le nuove funzioni introdotte con l’aggiornamento del browser Chrome 121 in versione desktop. Sotto questo punto di vista, per quanto riguarda il nostro Paese che al momento non beneficia delle nuove funzioni IA di Chrome, ci sono comunque alcuni miglioramenti sotto il cofano come un nuovo modello probabilistico sperimentale il cui scopo è quello di migliorare le performance della funzionalità Memory Saver.

Come di consueto, quanto sopra esposto è frutto delle prime considerazioni in seguito all’utilizzo del sistema operativo aggiornato all’ultima versione, qualora dovessimo individuare altre novità non riportate provvederemo ad aggiornare l’articolo. 

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