Il 14 marzo è stato indicato come possibile giorno per il prossimo volo di prova di Starship. Il razzo più potente al mondo è in grado di lanciare fino a 150 tonnellate in orbita e, secondo diverse previsioni, sarà il razzo di SpaceX che in futuro trasporterà la vita dal pianeta Terra a Marte.
Che cos’è Starship
Starship è composto principalmente in due parti diverse. Il Booster 1° stadio, chiamato Super Heavy, e il 2° stadio in acciaio inossidabile noto appunto come Starship. Insieme arrivano a raggiungere un’altezza di 122 m. Entrambe le parti, inoltre, sono state progettate per essere totalmente riutilizzabili.
La NASA ha indicato Starship come il razzo che avrà il compito di far atterrare gli astronauti sulla Luna nella missione Artemis III, prevista per il 2026. A questo proposito, però, le difficoltà non mancano di certo. Come prima cosa, infatti, Starship deve necessariamente raggiungere l’orbita. Nei suoi primi due voli di prova, effettuati nell’aprile e novembre 2023, purtroppo, non ce l’ha fatta. Nel volo di aprile, il razzo non è riuscito a separarsi dal Booster del primo stadio ed è esploso circa quattro minuti dopo il lancio. A novembre, invece, nonostante fosse riuscito a sganciare Super Heavy, è esploso poco dopo.
Le aspettative per il prossimo volo di prova
SpaceX ha dichiarato su X che il prossimo lancio del razzo Starship potrebbe avvenire il 14 marzo, dopo aver ottenuto l’approvazione normativa. L’azienda di Elon Musk, infatti, ha collaborato con la Federal Aviation Administration (FAA) per ottenere l’approvazione per il lancio del prossimo test e pare che avverrebbe già la prossima settimana.
Dopo gli insuccessi del secondo volo di prova, la FAA aveva indicato 17 azioni correttive che SpaceX avrebbe dovuto intraprendere prima del prossimo test. In particolare, 10 sarebbero state indicate per Starship, mentre 7 per Super Heavy. Secondo una dichiarazione rilasciata il 26 febbraio, SpaceX le avrebbe completate:
SpaceX ha implementato modifiche hardware sui prossimi veicoli Starship per migliorare la riduzione delle perdite, la protezione antincendio e le operazioni perfezionate associate allo sfiato del propellente per aumentare l’affidabilità. Il passaggio precedentemente pianificato da un sistema di sterzo idraulico per i motori Raptor del veicolo a un sistema interamente elettrico elimina anche potenziali fonti di infiammabilità.
Elon Musk ha dichiarato negli scorsi giorni su X che questa volta la probabilità che Starship raggiunga l’orbita si attesta tra il 70 e l’80%. Nel corso del prossimo lancio è previsto l’ammaraggio del Booster 2° stadio nell’Oceano Indiano, così da provare l’accensione dei motori a quote superiori a 100 km. Il Booster 1° stadio, invece, dovrebbe ammarare nel Golfo del Messico.
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