Di un’intelligenza artificiale italiana alternativa a ChatGPT e simili se ne è parlato già alcune settimane fa in occasione della presentazione del progetto Modello Italia di iGenius e Cineca, un’azienda italiana nel campo delle tecnologie di IA generativa e un consorzio interuniversitario, in ordine. L’estate è il termine previsto per il rilascio, ma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata sull’argomento nella giornata di oggi, 12 marzo, annunciando un miliardo di euro di investimenti per un’intelligenza artificiale italiana, probabilmente legata proprio a quel progetto (in copertina), benché non ne faccia menzione.

“Noi siamo convinti che possa e debba esistere una via italiana all’intelligenza artificiale, una via italiana allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, una via italiana al governo dell’intelligenza artificiale”.

L’intelligenza artificiale per l’Italia, fra regole e investimenti in arrivo

In occasione del convegno “L’intelligenza artificiale per l’Italia”organizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e AgID, la presidente Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di queste nuove tecnologie, “l’intelligenza artificiale è la più grande rivoluzione di questo tempo, ed è anche la principale sfida che abbiamo davanti, dal punto di vista antropologico, dal punto di vista economico, dal punto vista produttivo e sociale”.

Servono delle norme, è necessario che l’intelligenza artificiali si muova in un perimetro di regole ben definite, messe a punto da un comitato scelto dal Governo per definire la documentazione di supporto utile con cui creare una strategia efficace da poter seguire. Meloni ha detto che il Governo è al lavoro sia per individuare un organismo idoneo a vigilare sulle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, sia su un provvedimento di legge che stabilisca alcuni principi e regole complementari a quelle del regolamento europeo in via di approvazione.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come anticipato, ha inoltre parlato di investimenti: grazie a Cassa depositi e prestiti e al fondo nazionale CdP Venture Capital “sarà possibile investire un miliardo di euro sull’intelligenza artificiale, sia creando un nuovo fondo di investimento proprio specializzato sulla intelligenza artificiale, sia utilizzando fondi di investimenti che sono già attivi ma che coinvolgono questa tecnologia. È un meccanismo che chiaramente parte per fare da moltiplicatore e che serve ad attirare ulteriori investimenti”.

Qualche altra informazione al riguardo arriva dal sottosegretario di Stato con delega all’innovazione, Alessio Butti, che ha aggiunto l’arrivo di un disegno di legge (invece di un decreto legge, per confrontarsi con il Parlamento), e la necessità di coinvolgere le università, le startup, le piccole e medie imprese per realizzare un’intelligenza artificiale italiana utile ed efficace. Se con il progetto Modello Italia accennato sopra o meno, non è ancora chiaro.

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