Quasi vietato negli Stati Uniti, sanzionato in Italia dall’Antitrust. Sono tempi duri per TikTok, social network sempre più attenzionato dalle autorità di vigilanza, per ragioni di vario tipo, spesso legate alle poche tutele garantite.
Considerato gatekeeper dal DMA europeo entrato in vigore dal 7 marzo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato oggi una sanzione nei confronti di TikTok per inadeguati controlli sui minori, sanzione che ammonta a 10 milioni di euro che trova eco anche in Europa.
Poche tutele di minori e persone vulnerabili su TikTok, denuncia l’AGCM
In base alle indagini effettuate dall’Autorità garante che tutela la concorrenza, ByteDance, azienda madre di TikTok, non avrebbe implementato dei controlli adeguati sui contenuti che circolano sul social network; soprattutto sarebbero risultati inefficaci quelli sui contenuti che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili. Il fatto che l’algoritmo di TikTok, una volta profilati gli utenti, li riproponga in maniera sistematica contribuisce ad aggravare il problema.
A titolo esemplificativo, l’AGCM indica nel relativo comunicato stampa condiviso nella giornata di oggi, 14 marzo 2024, la responsabilità da parte di TikTok nel diffondere contenuti come quelli relativi alla cosiddetta challenge “cicatrice francese“, un trend del social network molto in voga un anno fa, per il quale intervenne anche la polizia postale. Consiste sostanzialmente nel procurarsi ematomi e segni rossi in faccia strizzandosi la pelle delle guance, una sfida nata in Francia, come suggerisce il nome, e diffusasi presto anche in Italia, che avrebbe lo scopo di far assumere alle persone un aspetto da duro, mostrando quei segni solitamente tipici di chi ha partecipato a scontri fisici.
L’attività istruttoria portata a termine dall’Antitrust, avrebbe accertato la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti come questi, capaci di “minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili” si legge nella nota dell’AGCM. Non avrebbe pertanto rispettato le proprie linee guide che dovrebbero garantire sicurezza agli utenti, regole che non terrebbero conto delle specifiche vulnerabilità degli adolescenti, fra cui la difficoltà di distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza a emulare i comportamenti di gruppo, sottolinea l’Autorità.
Per queste ragioni, ByteDance dovrà pagare 10 milioni di euro, provvedimento accolto con favore dal CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori). “Da tempo abbiamo avviato un monitoraggio dei social network segnalando ai gestori delle piattaforme e alle autorità competenti post e contenuti violenti o a rischio, ma nessuno interviene per oscurare tempestivamente le pagine pericolose e sanzionare i responsabili. Oltre alle sfide su TikTok che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei giovani, c’è il fenomeno altrettanto pericoloso dei genitori, quasi sempre influencer famosi, che pubblicano sui social foto dei propri figli spesso in posizioni o situazioni ambigue, tali da rappresentare una violenza verso i minori e una violazione di tutte le norme a tutela della privacy dei bambini. La sanzione dell’Antitrust su TikTok è quindi utile ma rappresenta una goccia nel mare considerati i contenuti che circolano oggi sui social network e possono fortemente condizionare i più giovani, e che rendono sempre più pericolosi tali nuovi strumenti di comunicazione e condivisione” ha commentato il presidente dell’associazione Carlo Rienzi.
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