Nella giornata di ieri, mercoledì 27 marzo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato la Piattaforma Unica Nazionale dei punti di ricarica. Si tratta di una sorta di mappa ufficiale delle colonnine di ricarica, non ancora completa ma quasi, considerando che conta oltre 32.000 punti di ricarica sui 42.500 presenti oggi in Italia (benché Mouts-e ne avesse contate molte di più il mese scorso).
Si tratta di una novità attesa da anni, uno strumento che dovrebbe farsi molto utile sia per le persone che per aziende ed enti, per incentivare e facilitare la transizione energetica in atto dell’industria automobilistica. Scopriamo insieme come si utilizza e alcune particolità.
La mappa per trovare le colonnine di ricarica in Italia
PUN, sigla che sta per Piattaforma Unica Nazionale, è la novità in questione, contenente la mappa delle colonnine pubbliche italiane e varie altre informazioni sull’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. Ha un sito web tutto suo, ma entro il prossimo dicembre il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha confermato che sarà disponibile anche tramite app per smartphone e dispositivi mobili.
Per trovare i punti di ricarica dal sito web della PUN, è sufficiente selezionare la pagina Rete di ricarica per cercare manualmente accedendo alla mappa (bisogna zoomare molto per selezionarne una), oppure digitando un indirizzo o un luogo dalla lista. In entrambi i casi, ci sono molti filtri a disposizione per scremare la ricerca; e una volta selezionata una colonnina, il sistema fornisce alcune informazioni chiave fra cui gli orari di apertura, i tipi di connettori, le potenze, l’operatore e lo stato (se attiva o meno).
Per ora, come anticipato, la mappa conta più di 32.000 punti di ricarica operativi in Italia, quelli che i gestori delle infrastrutture hanno comunicato al Ministero per lo scopo, ma prossimamente ci si aspetta che anche le circa 10.000 colonnine non ancora mappate (secondo il Ministero), oltre a quelle che verranno installate prossimamente, ne facciano presto parte per completare il progetto e renderlo effettivamente utile. Lo sarà sia per le persone che possiedono un’auto elettrica o un altro veicolo a batteria, ma anche per gli enti locali e per gli operatori stessi, che grazie a questa piattaforma possono pianificare meglio i progetti, ha sottolineato il Ministero.
“La PUN è un valore aggiunto per la diffusione della mobilità elettrica in Italia: consente infatti di far convergere verso un unico portale istituzionale tanti dati e informazioni omogenee sulla distribuzione dei punti di ricarica, preziose quanto per gli operatori, tanto per gli enti locali e i cittadini. L’evoluzione di questa piattaforma, che nei prossimi mesi si arricchirà di nuove funzionalità potrà renderla sempre più utile alla vita quotidiana dei cittadini e alla pianificazione amministrativa” ha commentato infatti il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin in occasione della presentazione della Piattaforma Unica Nazionale.
I prossimi passi sono inserire i dati mancanti relativi alle infrastrutture di ricarica dei gestori, entro il 26 luglio 2024 e, entro dicembre, rendere il tutto interoperabile in tempo reale con i gestori/fornitori dei punti di ricarica, periodo entro il quale si prevede arrivi anche l’app dedicata, come anticipato. Ad ogni modo, maggiori dettagli sulla Piattaforma Unica Nazionale e per consultare la mappa o la lista delle colonnine, vi rimandiamo al sito web dedicato.
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