L’avvento dei veicoli a guida autonoma ha acceso l’entusiasmo nel mondo dell’automotive, promettendo una rivoluzione nel modo in cui ci spostiamo. Tuttavia non è tutto rose e fiori. Un’indagine approfondita condotta negli Stati Uniti dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha gettato ombre inquietanti sui sistemi di assistenza alla guida di Tesla, noti come Autopilot e Full Self-Driving (FSD), sollevando interrogativi sulla loro effettiva sicurezza.
I risultati dell’indagine della NHTSA sulla guida autonoma di Tesla sono allarmanti
L’indagine della NHTSA, durata diversi anni e conclusasi nell’agosto 2023, ha passato al setaccio ben 956 incidenti che hanno visto coinvolti veicoli Tesla equipaggiati con Autopilot o FSD. I risultati emersi sono a dir poco allarmanti: questi sistemi sono stati infatti collegati a centinaia di incidenti e a decine di vittime purtroppo decedute. Secondo l’agenzia, il tallone d’Achille risiede nella filosofia stessa alla base di questi sistemi, che non garantiscono un adeguato coinvolgimento del conducente durante la guida.
L’indagine ha messo in luce come molti conducenti, cullati da un senso di sicurezza dato dalle capacità di Autopilot e FSD, siano diventati disattenti, perdendo di vista l’importanza di mantenere la concentrazione sulla strada. Questa eccessiva fiducia ha portato a situazioni in cui, al momento di reagire a un pericolo, era ormai troppo tardi per evitare l’impatto. In numerosi casi, i conducenti avevano a disposizione diversi secondi per intervenire prima della collisione, ma non sono stati in grado di farlo tempestivamente.
Tesla si distingue nel panorama dei produttori di auto elettriche per il suo approccio audace ed estremamente competitivo alla tecnologia di guida autonoma di livello 2 (L2). Se da una parte i concorrenti optano per denominazioni più caute per descrivere i propri sistemi legati alla guida autonoma, dall’altra Tesla ha scelto nomi evocativi come “Autopilot” e “Full Self-Driving”, che possono indurre i conducenti a sopravvalutare le reali capacità dei veicoli. Diversamente da altri sistemi L2, Autopilot si disattiva invece di consentire ai conducenti di regolare lo sterzo, scoraggiando così il loro coinvolgimento attivo nella guida, e questo può diventare un bel problema di sicurezza.
Nonostante Tesla abbia emesso un richiamo volontario per implementare ulteriori avvertenze ad Autopilot, la NHTSA ritiene che tale misura sia un palliativo insufficiente e che permetta ancora un uso improprio del sistema. L’agenzia ha quindi avviato una nuova indagine sul richiamo, dopo che diversi esperti di sicurezza hanno espresso perplessità sulla sua reale efficacia.
Le conclusioni dell’indagine si scontrano frontalmente con le dichiarazioni di Elon Musk, tra le altre cose CEO di Tesla, che ha più volte sostenuto che l’azienda sia a un passo dal rilasciare un veicolo completamente autonomo per uso personale. Si tratta del cosiddetto Full Self Driving, ovvero un dispositivo di assistenza alla guida che sarebbe in grado di gestire in totale autonomia e sicurezza tutto ciò che riguarda la marcia del veicolo. A tal proposito, l’imprenditore ha insistito sulla superiorità dei veicoli Tesla in termini di sicurezza rispetto a quelli guidati da esseri umani, ma l’indagine della NHTSA getta una luce di scetticismo su queste affermazioni. Di seguito trovate le parole di Elon Musk in risposta a questa vicenda:
Se si dispone di una quantità statisticamente significativa di dati che dimostrano in modo inequivocabile che l’auto autonoma ha, diciamo, un tasso di incidenti pari alla metà di quello di un’auto a guida umana, credo sia difficile ignorarlo. Perché a quel punto fermare l’autonomia significa uccidere le persone.
I risultati dell’indagine evidenziano la necessità di miglioramenti significativi e di una regolamentazione più stringente dei sistemi di guida autonoma prima che possano essere considerati una soluzione affidabile per la sicurezza stradale. Con un numero preoccupante di incidenti e vittime già collegati a queste tecnologie, è imperativo che l’industria automobilistica metta al primo posto la sicurezza dei conducenti e dei pedoni durante lo sviluppo di questi sistemi. Staremo a vedere quali contromisure verranno adottate per far fronte a questo annoso problema che, se non prontamente risolto, potrebbe portare a gravi conseguenze.
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