La Connectivity Standards Alliance ha da poco rilasciato la versione 1.3 delle specifiche relative allo standard Matter, nato per diventare il riferimento per la smart home. Le novità sono tante e molto interessanti, anche se come sempre la discriminante resta l’adozione delle nuove specifiche da parte dei produttori, che al momento sono poco reattivi sotto questo punto di vista. Basti infatti pensare che al momento nessun produttore ha ancora aggiunto il supporto a Matter 1.2 ai propri prodotti.
Le novità di Matter 1.3
Sono cinque le categorie di elettrodomestici aggiunte con il nuovo standard di comunicazione domotica: forni tradizionali, forni a microonde, piani di cottura elettrici, cappe aspiranti e asciugatrici. Tutti prodotti che potranno quindi essere integrati nell’ecosistema domestico e gestiti in maniera centralizzata, con nuove possibilità di interazione e controllo. Basti pensare, ad esempio, alla possibilità di impedire l’accensione dell’asciugatrice mentre state utilizzando il forno, per evitare di far saltare il contatore a causa dei consumi eccessivi.
Con la versione precedente era stato aggiunto il supporto a numerosi elettrodomestici, inclusi i robot aspirapolvere, e lo standard rilasciato in questi giorni continua su questa strada, ampliando ulteriormente la quantità di prodotti che potranno essere integrati. Con la prossima versione dovrebbero essere integrati anche le pompe di calore e i sistemi di riscaldamento dell’acqua, mentre in un prossimo futuro sarà aggiunta l’integrazione dei pannelli solari.
Migliora la gestione delle luci, che potranno essere accese simultaneamente con un singolo comando: attualmente infatti le luci vengono accese in sequenza, con un ritardo spesso significativo. Con la versione 1.3 del SDK invece sarà possibile inviare un unico messaggio contenente diversi comandi per l’accensione o lo spegnimento delle luci, con un vantaggio significativo anche sul traffico di rete.
Sono state introdotte le scene, così da riprodurre una determinata configurazione dei dispositivi inclusi, come ad esempio aprire le tapparelle, accendere una determinata luce, regolarne colore e intensità e regolare il termostato su una certa temperatura. Anche in questo caso comunque si tratta di una funzione che andrà implementata dai produttori, che dovranno aggiungere il supporto alle scene nei rispettivi controller Matter.
Matter 1.3 porta novità anche per la funzione Casting, attualmente poco utilizzata, che potrà ora inviare messaggi. In questo modo, ad esempio, l’asciugatrice potrà visualizzare sulla TV un messaggio relativo al completamento delle operazioni, oppure il robot aspirapolvere vi segnalerà di essere rimasto incastrato sotto il letto.
Molto importante, a livello di funzionalità, è l’introduzione della gestione dell’energia elettrica e dell’acqua. I dispositivi con supporto a Matter 1.3 potranno quindi riportare i consumi effettivi e quelli stimati, la potenza istantanea o il consumo in un determinato lasso di tempo aprendo la strada a una miglior gestione energetica. Gli utenti potranno infatti accendere o spegnere determinati dispositivi, assegnando a ciascuno una propria priorità, così da ridurre i consumi o pianificarli nelle fasce orarie più economicamente convenienti. Sarà inoltre possibile consultare dei report che riportano i singoli consumi e quelli dell’intera casa, così da poter intervenire per ottimizzarli o per comprendere eventuali interventi correttivi da effettuare.
Per quanto riguarda la gestione dell’acqua Matter 1.3 aggiunge il supporto ai sensori di perdite e congelamento, a quelli di pioggia e alle valvole (come quelle per l’irrigazione del giardino). Diventa così semplice monitorare eventuali perdite e implementare delle contromisure nel caso dovessero verificarsi. Tra i primi produttori ad aggiungere questa funzione ai propri prodotti dovrebbe esserci Eve Systems, anche se al momento non sono stare rilasciate informazioni dettagliate.
L’ultima novità riguarda il supporto alle apparecchiature per la ricarica di veicoli elettrici. Con Matter 1.3 sarà possibile scegliere di avviare o fermare la ricarica, specificare l’autonomia da raggiungere entro un determinato orario, utile ad esempio per avere l’autonomia desiderata prima di partire per un viaggio, lasciando che sia la stazione di ricarica a gestire i tempi di ricarica nei momenti più convenienti dal punto di vista economico e delle emissioni di carbonio.
Ottime novità quindi ma che al momento restano confinate sulla carta visto che, come anticipato in apertura, nessuno dei maggiori produttori ha ancora aggiunto il supporto alla versione 1.2 dello standard (con qualche rara eccezione).
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