Qualche piccola anticipazione c’era già stata, la notizia infatti era nell’aria dall’ultima conferenza sugli utili trimestrali di Apple, dove il CEO dell’azienda Tim Cook fornì una piccola anticipazione sul futuro dei prodotti della società, facendo riferimento agli investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale.

Il colosso di Cupertino è forse l’unico grande nome del panorama tecnologico a non essersi ancora cimentato con l’IA, soffrendo di conseguenza il confronto con altri big già attivi in questo campo come Google, Microsoft e OpenAI tanto per fare qualche esempio.

A quanto pare però, anche Apple sta per salire sul carro dell’intelligenza artificiale, anche se in maniera leggermente diversa rispetto alla concorrenza, almeno in un primo momento; scopriamo dunque insieme quali novità ha in serbo l’azienda per iOS 18, macOS 15 e l’IA.

Le funzioni di iOS 18 e macOS 15 relative all’intelligenza artificiale dalle anticipazioni

Il mese prossimo, durante l’annuale conferenza dedicata agli sviluppatori, Apple dovrebbe mostrare tutta una serie di nuove funzionalità mosse dall’intelligenza artificiale che potrebbero fare il loro debutto con iOS 18 e macOS 15; non si tratterà di funzioni strabilianti volte a catturare l’attenzione nel tentativo di recuperare terreno sulla concorrenza, quanto più di strumenti utilizzabili dagli utenti nella loro vita quotidiana.

Sembra che la prossima Worldwide Developers Conference sarà incentrata sull’esposizione delle nuove funzionalità IA, in particolare su Project Greymatter, cioè una serie di strumenti IA che l’azienda integrerà in app principali come Safari, Foto e Note; i sistemi operativi già citati in precedenza includeranno un software che si occuperà in autonomia di stabilire quali compiti possano essere svolti localmente sul dispositivo e quali invece necessitino di maggiore potenza di calcolo e quindi di un’elaborazione in cloud. La maggior parte delle funzioni dovrebbe essere eseguita dai chip proprietari dell’azienda direttamente sul dispositivo dell’utente, mentre l’elaborazione via cloud sarà a carico dei chip M2 Ultra situati nei data center.

Le nuove funzionalità in lavorazione dovrebbero includere:

  • strumenti per l’editing fotografico
  • trascrizione di memo vocali
  • suggerimenti di risposte per messaggi e email
  • emoji generate automaticamente in base al contenuto dei messaggi di un utente
  • ricerca web su Safari migliorata
  • ricerche più veloci e affidabili in Spotlight
  • interazioni dal suono più naturale con Siri, basate sui grandi modelli linguistici di Apple
  • nuova versione di Siri per Apple Watch, più avanzata e ottimizzata per attività in movimento
  • riepiloghi intelligenti di notifiche perse e singoli messaggi, pagine web, articoli di notizie, documenti, note e altro ancora
  • strumenti di sviluppo per Xcode

Come potete notare non si tratta di nulla di nuovo, in gran parte si parla infatti di funzionalità già presenti e offerte dai vari servizi della concorrenza; un punto interessante da considerare però riguarda la privacy degli utenti: Apple dovrà infatti fornire rassicurazioni in merito all’elaborazione dei dati sul cloud, soprattutto considerando che l’azienda ha sempre lodato i vantaggi dell’elaborazione su dispositivo a tutela dei dati degli utenti, nonostante le recenti e strane vicissitudini.

È plausibile che l’azienda voglia promuovere le funzionalità di sicurezza dei chip della serie M che utilizza per condurre l’elaborazione cloud, ma avremo probabilmente maggiori dettagli il prossimo mese, così come potremmo avere maggiori informazioni circa le eventuali collaborazioni con aziende terze; il colosso ha infatti già in essere un accordo con OpenAI, ma sembra che stia comunque portando avanti le trattative anche con Google. Non è chiaro in quali ambiti l’azienda possa decidere di sfruttare le potenzialità offerte dalle aziende concorrenti, ma è possibile che vengano utilizzate per la creazione di un chatbot proprietario, strumento che ancora la mela non ha, a differenza delle altre realtà.

In ultimo, sembra che Apple stia valutando la possibilità di commercializzare le funzionalità come anteprima, almeno nelle versioni beta di iOS 18 e macOS 15 prima del lancio ufficiale a settembre, così da sottolineare come la nuova tecnologia sia di fatto un work in progress; non ci resta che attendere la prossima Worldwide Developers Conference per saperne di più.