Sulla scia di OpenAI e Google, Anthropic rilascia gli “strumenti”, una nuova funzionalità per il suo chatbot Claude, recentemente sbarcato in Italia, che consentirà a chiunque di creare quello che in gergo viene definito un “agente AI”, ossia un modello di intelligenza artificiale specializzato uno specifico compito.

La società annuncia che la funzionalità strumenti che consente a Claude di interagire con strumenti e API esterni è ora generalmente disponibile nell’intera famiglia di modelli Claude 3 sull’API Anthropic Messages, Amazon Bedrock e Vertex AI di Google Cloud.

Anthropic spiega che con l’uso degli strumenti, Claude ora può eseguire attività, manipolare dati e fornire risposte più dinamiche e precise.

Claude ora può interagire con strumenti e API esterni

In pratica si tratta di definire un set di strumenti per Claude e di specificare la richiesta in linguaggio naturale. Claude selezionerà quindi lo strumento appropriato per svolgere il compito e, se appropriato, eseguirà l’azione corrispondente.

Alcuni esempi includono la possibilità di estrarre nomi, date e importi dalle fatture, consentire ai team di gestire autonomamente azioni comuni con semplici comandi, fornire risposte immediate e precise alle richieste dei clienti nei chatbot di supporto, risparmiare tempo e ridurre al minimo gli errori nell’immissione dei dati o nella gestione dei file e trovare automaticamente l’orario ottimale della riunione in base alla disponibilità dei partecipanti.

Dianne Penn, responsabile del progetto Anthropic, cita alcune interessanti applicazioni per startup, in particolare la soluzione di Study Fetch che ha utilizzato gli strumenti di Claude per creare un tutor AI personalizzato chiamato Spark.E.

In conclusione questo nuovo strumento di Anthropic consente agli utenti di creare vari assistenti per soddisfare le proprie esigenze in modo più specifico.