Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act, l’Unione Europea ha la possibilità di indagare sulle principali aziende tecnologiche per verificare che rispettino i requisiti previsti dall’ordinanza. Secondo alcune fonti, pare che la Commissione sia in procinto di multare Apple per via di alcune sue politiche adottate nell’App Store.

Non è la prima volta che l’Unione Europea sanziona Apple. La prima multa, di circa due miliardi di dollari, risale a qualche mese fa ed è stata il risultato di un’indagine avviata nel 2020 dopo le accuse di Spotify sulla cosiddetta “Apple Tax”, ossia le commissioni del 30% sugli acquisti in-app che ogni sviluppatore deve versare all’azienda di Cupertino.

In seguito alla sanzione, l’Unione Europea ha cominciato ad indagare e a valutare se Apple avesse ottemperato alle richieste: secondo il Financial Times, la Commissione Europea ha stabilito che l’azienda della mela non si è adeguata in modo sufficiente alle richieste, sebbene questa conclusione sia ancora soggetta a revisione.

Se la sanzione dovesse essere approvata ed emessa in modo definitivo, Apple sarebbe la prima azienda nel settore tecnologico ad essere multata dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act, che mira a garantire un mercato equo e concorrenziale. Nel frattempo, però, l’Unione Europea sta continuando le sue indagini, con Google e Meta ancora nel mirino.

Apple ha ancora del tempo per adeguarsi alle richieste

Stando ad alcune fonti interne all’indagine, secondo l’Unione Europea Apple non avrebbe consentito agli sviluppatori di promuovere le proprie alternative senza applicare commissioni. Prima che venga imposta una multa definitiva, però, l’azienda avrà l’opportunità di apportare correzioni alle proprie politiche, anche se tempistiche in tal senso non sono state divulgate.

Se la violazione del Digital Markets Act dovesse essere ufficializzata, la sanzione potrebbe arrivare fino al 5% del fatturato medio giornaliero globale, che nel caso di Apple significherebbe una multa di circa un miliardo di dollari al giorno. A Cupertino non hanno rilasciato dichiarazioni in merito a questa possibile multa, ma in passato si sono dimostrati collaborativi e fiduciosi nel rispetto dell’ordinanza europea.

L’azienda ha già fatto dei passi in avanti in tal senso, introducendo nuove funzionalità e strumenti per andare incontro agli sviluppatori, garantendo contemporaneamente la privacy e la sicurezza degli utenti. Tuttavia, Apple ha anche espresso preoccupazioni riguardo all’apertura verso app store alternativi, definendoli come un potenziale rischio per gli utenti.