Generalmente la ricarica rapida degrada più rapidamente le batterie al nichel cobalto manganese (NCM) e al nichel cobalto alluminio (NCA), tuttavia un nuovo studio evidenzia poca o nessuna differenza tra la ricarica rapida e quella lenta per quanto riguarda la longevità delle batterie delle auto elettriche.
Secondo nuovi dati raccolti da Recurrent dai proprietari di 13.000 veicoli elettrici Tesla negli USA che utilizzano la sua piattaforma, le differenze nel degrado dell’autonomia sono trascurabili.
La ricarica rapida non degrada più velocemente la batteria dell’auto elettrica
Recurrent ha affermato che le osservazioni dal 2012 al 2023 sulle Tesla non mostrano alcuna prova che la ricarica rapida acceleri il degrado della batteria più della ricarica a voltaggio più basso.
Tuttavia la stragrande maggioranza dei veicoli elettrici nel set di dati ha effettuato la ricarica tramite un caricabatterie rapido meno del 30% delle volte, inoltre la maggior parte delle auto elettriche è stata prodotta nel 2018 o successivamente, quindi i dati sono più accurati per i veicoli elettrici che hanno al massimo sei anni.
Vale la pena notare che le previsioni del grafico vengono calcolate dividendo l’autonomia osservata per l’autonomia EPA di un particolare veicolo elettrico, in questo caso Tesla Model 3 e Model Y.
In ogni caso, con il passare del tempo le batterie agli ioni di litio si degradano qualunque cosa si faccia, ma se si desidera prolungare la durata della batteria la ricarica rapida dovrebbe essere evitata a temperature troppo alte o basse e a livelli di carica estremi, come il 5% o il 90%.
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