Dopo aver parlato, scritto e discusso molto sull’argomento, oggi finalmente è il giorno della verità (o quasi) per Snapdragon X, la nuova piattaforma Qualcomm pensata per il segmento dei notebook Windows 11 (ma non solo) alla base della prima generazione dei PC Copilot Plus targati Microsoft con funzionalità AI avanzate, compresa la più recente gamma Surface.

Qualcomm Snapdragon X è stato già protagonista di diversi articoli, non per ultimo il nostro approfondimento, quindi ne conosciamo ampiamente le caratteristiche tecniche che, almeno sulla carta, promettevano e promettono bene. Finora però si era discusso solo di specifiche, test e dati prestazionali interni condivisi da Qualcomm, mentre oggi col debutto delle prime soluzioni dei partner Microsoft possiamo iniziare a capire se l’opzione Snapdragon X è realmente l’alternativa ai sistemi x86 che tanto amiamo, permettendo tra le altre cose di elevare l’esperienza utente con la potenzialità dell’Intelligenza Artificiale.

Snapdragon X e la spinta decisiva di Microsoft sull’architettura Arm

Un punto chiave da ribadire, se ancora non si fosse capito, è che se siamo qui a parlare ancora di Windows on Arm è solo per volontà di Microsoft, o meglio, per la determinazione dimostrata questa volta dall’azienda di Redmond nell’andare oltre il monopolio delle CPU x86 e il binomio AMD / Intel, dando vita a un’alternativa valida per quelli che Microsoft stessa definisce i PC del futuro basati sull’Intelligenza Artificiale (soprattutto notebook).

Sappiamo che la partnership tra Microsoft e Qualcomm ha sicuramente avvantaggiato quest’ultima rispetto ai competitor nel divenire la corsia preferenziale dei primi dispositivi Copilot+, un vantaggio che nella fase pre-lancio e di marketing sembrava (ed è) molto concreto per via della capacità AI della piattaforma Qualcomm, equipaggiata ricordiamo con una NPU da 45 TOPS che (ovviamente) sposa i requisiti di questa prima generazione di PC Microsoft Copilot+.

Questo “vantaggio” di Qualcomm Snapdragon X, che possiamo definire momentaneo visto che sia AMD che Intel hanno già “accelerato” sulla prossima generazione di chip mobile Ryzen AI e Lunar Lake Core Ultra, in questo momento è abbastanza palese in quanto le attuali proposte Ryzen 8000 e Intel Core Ultra (Meteor Lake) offrono delle NPU decisamente meno potenti di Snapdragon X Elite, motivo per cui non possono garantire un’esperienza utente di pari livello per i PC Copilot+.

I PC Copilot+ infatti possono sfruttare tutte le più recenti funzionalità AI implementate da Microsoft sull’ultima versione di Windows 11, anche queste molto discusse nei nostri precedenti articoli, senza dimenticare la capacità di queste macchine di eseguire alcune di queste funzioni / applicazioni in locale (vedi Recall ad esempio).

Quello che ora tutti si chiedono è: basterà tutto questo a rivoluzionare il mondo dei PC e dei notebook Windows a breve termine? Ma ancora, che prestazioni hanno questi notebook Copilot+ in un ambito di utilizzo reale se paragonati ai classici notebook Windows AMD e Intel?

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Snapdragon X Elite e PC Copilot+: ecco cosa dicono i primi test indipendenti

Per chi si fosse imbattuto per caso in questo articolo e magari non ha molta praticità con Snapdragon X Elite / Plus e la nuova piattaforma Qualcomm, oltre a rimandare al nostro approfondimento, in linea di massima ricordiamo che siamo di fronte a una soluzione che nella sua variante più potente integra una CPU Orion da 12 core, abbinata a una GPU Adreno e una NPU Hexagon da 45 TOPS. Il TDP (configurabile da 10 a 80 watt), e di conseguenza i consumi, sono molto ridotti grazie a un nodo produttivo avanzato mentre non mancano connettività di ultima generazione, supporto per memorie RAM LPDDR5X 8.533 Mt/s, storage PCI-E Gen 4 e altri standard come USB 4.0.

Fatto questo ennesimo e ultimo recap su Snapdragon X Elite (il Plus praticamente ha due core in meno e frequenze meno spinte), quello che emerge dalle prime recensioni indipendenti sparsi per il web si può definire al momento “poco omogeneo”, lasciando al momento la palla al recensore del caso che, oggettivamente, potrebbe vedere o meno delle ulteriori potenzialità nella piattaforma rispetto a questa prima iterazione.

Lasciando però da parte questo aspetto, che però non è secondario se esteso alla totalità dell’utenza, i numeri reali che escono dai benchmark finora trapelati possono essere definiti abbastanza positivi, ma per il momento secondo noi non si può parlare di rivoluzione quando in diversi ambiti l’AI non può entrare in gioco e le proposte dei competitor sono davanti in particolari applicativi (anche di parecchio).

Tenendo a mente che molti degli applicativi non sono ottimizzati e l’emulazione di Windows deve funzionare al meglio, questi primi notebook con Snapdragon X Elite sembrano collocarsi per prestazioni assolute in quella che possiamo definire una fascia media, quantomeno se paragonati ad alternative X86 come possono essere gli attuali top di gamma AMD e Intel.

In test dove conta la potenza bruta, come ad esempio può essere un rendering di Cinebench, Snapdragon è palesemente indietro staccato di oltre il 60-70% in multi-core, uno svantaggio che scende a circa il 20% in single-core. Distacchi così marcati li abbiamo visti in applicativi come 7-Zip e anche nel gaming le prestazioni non sono migliori o rivoluzionarie rispetto alle GPU integrate dei competitor.

Da questa prima tornata di test al day-one, possiamo dire che un notebook con Snapdragon X Elite si posiziona più o meno ai livelli di un Core i5 Intel o AMD Ryzen 5 di precedente generazione (dipende dai casi), mentre come anticipato sopra, il valore aggiunto è sicuramente rappresentato dalle funzionalità AI e dall’efficienza energetica, confermata al pari se non migliore di un top di gamma Intel o AMD.

Considerazioni

In attesa di ricevere il nostro sample di notebook Copilot+ con piattaforma Snapdragon X, per dare un giudizio più concreto e veritiero con ulteriori approfondimenti, possiamo dire che il debutto dei primi sistemi Copilot+ può essere definito buono, ma a nostro avviso non rivoluzionario. L’implementazione dell’AI e delle funzionalità a essa legate sicuramente danno il via a un nuovo modo di pensare i PC, ma siamo solo alla prima generazione e gli aggiornamenti che arriveranno a breve dai competitor (ma anche da Qualcomm) non faranno altro che alzare ulteriormente l’asticella prestazionale per poi tornare al punto di partenza.

Rispetto al passato e alle precedenti proposte desktop di Qualcomm, Snapdragon X è una piattaforma più matura e sicuramente più innovativa, ma anche qui ribadiamo che siamo solo all’inizio e soprattutto per quanto riguarda l’AI in locale c’è da fare ancora molto, almeno secondo i primi test che evidenziano come le prestazioni offerte da un NPU da 45 TOPS non sono così impressionanti, anzi.

Senza scomodare AMD e Intel, che comunque stanno arrivando, per chi mira a un’esperienza ottimale integrata con l’AI e i vari ecosistemi software / tecnologie che ci girano intorno ci sono anche altre opzioni, tra queste non dimentichiamo NVIDIA che con la piattaforma GeForce RTX può garantire prestazioni neanche lontanamente paragonabile a quelle di una NPU integrata.

In chiusura, anche per cercare di siglare questo articolo e arrivare a una considerazione sensata anche se ancora parziale, Qualcomm Snapdragon X può essere definita al momento un’opzione molto efficiente che comunque può soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di utenza, questo ovviamente escludendo l’AI e/o particolari ambiti di utilizzo dove serve la potenza bruta di CPU e GPU, ancora appannaggio dei processori x86.

PC Copilot+ con Snapdragon Elite X: prezzi e dove acquistarli

Il debutto dei nuovi PC Copilot Plus coincide con l’arrivo sul mercato italiano dei primi notebook equipaggiati con Snapdragon X Elite; le proposte dei partner Microsoft sono diverse, a seguire vi riportiamo le più importanti, disponibili presso i maggiori rivenditori di settore e gli stessi produttori.

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