Arrivano a due settimane di distanza dalle prime beta, rilasciate in occasione della WWDC24 lo scorso 10 giugno, in cui Apple pubblicava le prime versioni in anteprima di iOS 18, iPadOS 18, macOS 15 Sequoia, tvOS 18, watchOS 11 e visionOS 2.
Sono tutte versioni riservate ai soli sviluppatori registrati, ancora lontane dalle versioni stabili e prive delle funzioni di intelligenza artificiale di Apple Intelligence, che in Italia e in Europa arriveranno in ritardo. Intanto, scopriamone di più.
Indice:
Le beta 2 di iOS 18, macOS 15 e degli altri OS Apple:
Si tratta della fase iniziale del primo ciclo di sviluppo delle nuove versioni dei sistemi operativi di Apple, il cui rilascio stabile è atteso per la prima metà di settembre, cioè non prima dell’annuncio dei prossimi modelli di iPhone (ovvero gli iPhone 16) e degli Apple Watch (Apple Watch Series 10, Apple Watch Ultra 3 e Apple Watch SE 3).
Intanto, scopriamo i dettagli di tutte queste nuove build in anteprima, parte di un percorso appena iniziato, che dovrebbe andare avanti ancora alcuni giorni prima del rilascio delle prime beta pubbliche, previste per il mese di luglio. Ecco alcune novità emerse, fra cui mancano ancora quelle relative ad Apple Intelligence, non ancora disponibili nemmeno oltreoceano.
Beta 2 di iOS 18 e iPadOS 18
Partiamo da iOS 18 e iPadOS 18 beta. La seconda build in anteprima di questa nuova versione di iOS e di iPadOS è la 22A5297f (sostituisce la 22A5282m, rilasciata come beta 1 di iOS 18 e iPadOS 18), installabile sui seguenti modelli di iPhone e iPad compatibili:
- da iPhone XS e XS Max, iPhone XR e iPhone SE di 2a generazione in poi;
- da iPad di 7a generazione, iPad mini di 5a generazione e iPad Air di 3a generazione, iPad Pro 11″ di prima generazione e iPad Pro 12,9″ di 3a generazione, iPad Air di 3a generazione e tutti gli altri modelli più recenti.
Fra le novità più rilevanti c’è iPhone Mirroring, una funzione (non ancora disponibile in Europa) che permette di usare l’iPhone in modalità wireless dal Mac. In sostanza, fa sì che l’utente possa sfogliare le pagine della schermata Home di iPhone, aprire le relative app, rispondere alle notifiche e, più in generale, interagire con il telefono dallo schermo del Mac, usando la tastiera, il trackpad e il mouse del computer.
Arrivano anche le nuove funzioni di SharePlay, con cui disegnare gestire lo schermo di un’altra persona direttamente dal proprio iPhone, i nomi dei capitoli dei contenuti in sovrimpressione nell’app Podcast e l’opzione per formattare unità esterne in APFS, exFAT e FAT direttamente dall’app File di iOS 18 e iPadOS 18.
Inizia ad arrivare anche il supporto per RCS, protocollo di messaggistica che con iOS 18 beta 2 è disponibile sui primi iPhone, novità per ora legata agli operatori telefonici (AT&T e T-Mobile negli Stati Uniti), secondo quanto riportato dal sito 9t5mac.
Altrettanto importante è la disponibilità anche per gli iPad degli app store alternativi all’App Store ufficiale di Apple e le altre nuove regole di iOS (fra cui una schermata di selezione del browser web predefinito in Safari, l’opzione per usare motori web diversi da WebKit di Apple e altro), novità legata alle norme contenute nel regolamento europeo DMA (Digital Markets Act), valide anche per iPadOS.
Beta 2 di macOS 15 Sequoia
La seconda build in anteprima della prossima versione di macOS, disponibile anch’essa per i soli sviluppatori registrati è la 24A5279h (sostituisce la 24A5264n, rilasciata come beta 1 di macOS 15 Sequoia). macOS 15 Sequoia è installabile e quindi compatibile con tutti i Mac con Apple Silicon e con i seguenti: da iMac 2019, Mac mini 2018, Mac Pro 2019, iMac Pro 2017 e MacBook Pro 2018 in poi.
Fra le novità emerse, oltre alla funzione iPhone Mirroring citata sopra, c’è una nuova opzione per personalizzare l’audio delle cuffie AirPods e Beats nelle impostazioni di sistema (nella sezione Audio di Accessibilità, per la precisione), come quelle per regolare determinate frequenze, opzioni finora presenti solo su iPhone e iPad.
Nuovo anche il requisito di spazio di archiviazione che dovrebbe avvantaggiare chi scarica giochi di grandi dimensioni: download e installazione dall’App Store di Mac non richiedono più il doppio dello spazio disponibile. Da segnalare anche una nuova opzione di iCloud “Mantieni scaricati” che serve per l’appunto per rendere disponibili in locale i file su macOS 15 Sequoia, ma anche su iPadOS 18 e iOS 18.
Beta 2 di watchOS 11
È invece contraddistinta dal numero di versione 22R5299d la seconda build della prossima versione di watchOS, versione riservata anch’essa ai soli sviluppatori registrati e che sostituisce la 22R5284o, rilasciata come beta 1 di watchOS 11. Per quanto riguarda la compatibilità, watchOS 11 ricordiamo che è installabile su Apple Watch Series 6, Apple Watch Ultra e Apple Watch SE di seconda generazione e sui modelli più recenti.
Beta 2 di tvOS 18 e visionOS 2
Apple ha rilasciato anche le seconde build delle prossime versioni di tvOS e visionOS. Per quest’ultimo, la seconda versione beta di visionOS 2 (numero di build 22N5267g, sostituisce la 22N5252n, rilasciata come beta 1 di visionOS 2) è ovviamente compatibile soltanto con Apple Vision Pro. Per quanto riguarda invece tvOS 18 beta 2 (numero di build 22J5305e, sostituisce la 22J5290l rilasciata come prima beta di tvOS 18): fra i dispositivi compatibili ci sono Apple TV HD (2015), oltre ad Apple TV 4K (2017) e i modelli successivi.
Installare iOS 18, iPadOS 18 e le altre nuove versioni degli OS Apple
Tutte le beta 2 citate sopra dei nuovi sistemi operativi di Apple, iOS 18, iPadOS 18, macOS 15 Sequoia, tvOS 18, watchOS 11 e visionOS 2 sono già disponibili e scaricabili ma solo per gli sviluppatori iscritti al programma beta dedicato. Qui ci sono invece le note di rilascio, i link per scaricare quelle disponibili e altre informazioni.
Ricordiamo che coloro i quali hanno installato le precedenti versioni in anteprima degli OS di Apple o eseguono le più recenti versioni stabili, possono accedere al percorso di sviluppo selezionando l’opzione per ricevere la versione in anteprima per sviluppatori dalle sezioni Aggiornamento Software. Per il resto, è come se fosse un qualsiasi aggiornamento di sistema.
Comunque, essendo ancora all’inizio del ciclo di sviluppo, sconsigliamo di installarle sui propri dispositivi principali. Meglio usare un dispositivo secondario per evitare che bug e rallentamenti vari compromettano il funzionamento di iPhone, iPad o altri dispositivi che si utilizzano quotidianamente. In caso di problemi gravi o ripensamenti, è tuttavia possibile con iOS tornare a una release stabile precedente ripristinando il dispositivo con un backup.
Quando arriveranno le beta pubbliche
Per build un po’ più stabili chi è iscritto al programma beta di Apple (in questa guida vi spieghiamo come fare) deve attendere ancora un po’. Ricordiamo tuttavia che per le beta pubbliche dei cicli di sviluppo dei cosiddetti “major update” (come in questo caso) serve più tempo: le prime beta pubbliche sono infatti previste per il mese di luglio, in concomitanza con il rilascio della beta 3.
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