La mobilità sostenibile non è solamente quella delle auto elettriche. In alcuni Paesi, specialmente quelli del nord Europa, l’utilizzo delle biciclette elettriche, le e-bike, è ormai una consolidata realtà. In Germania, per esempio, si vendono più biciclette elettriche rispetto a quelle tradizionali e le e-bike utilizzano delle batterie per immagazzinare quantità significative di energia. Anche in questo settore la ricerca prosegue e le innovazioni non mancano, come quella proposta dall’azienda svizzera HydroRide che propone una tecnologia basata sull’idrogeno per lo stoccaggio dell’energia.

Le biciclette a idrogeno senza batteria di HydroRide

Il progetto tecnologico sviluppato da HydroRide è prevalentemente orientato al settore del noleggio più che quello privato. Le società di noleggio di biciclette elettriche e clienti commerciali, infatti, potrebbero maggiormente beneficiare dei processi di ricarica rapidi ed economici garantiti dall’idrogeno. Nelle biciclette HydroRide, infatti, le batterie non devono essere ricaricate per ore: è sufficiente sostituire le batterie in pochissimi secondi (non più di 10). È un’opportunità che per molte realtà potrebbe rivelarsi conveniente. Le società di noleggio, per esempio, potrebbero disporre nei propri magazzini di queste batterie intercambiabili e utilizzarle all’occorrenza.

Oltre alle biciclette a idrogeno (una Sport Bike dal look futuristico e una versione pieghevole) HydroRide propone un generatore di idrogeno abbinato che può consentire di produrre idrogeno e ossigeno puliti anche a livello domestico. Con questo generatore (da riempire con dell’acqua distillata o purificata), sfruttando l’energia solare che lo aziona, in 5 ore si possono produrre 20 grammi di idrogeno in maniera completamente ecologica.

Le attuali biciclette a idrogeno HydroRide hanno un’autonomia di 60 km e raggiungono una velocità massima di 23 km/h, assicurando prestazioni maggiori rispetto alle biciclette elettriche di fascia media.

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