Sembra che non ci sia pace per Boeing e per la navicella Starliner, dopo il successo del lancio a inizio giugno, riuscito dopo numerosi intoppi, sembra che ci siano ulteriori problemi; l’azienda produttrice e l’agenzia spaziale americana hanno deciso di posticipare il rientro sulla Terra della navicella, costringendo di fatto i due astronauti dell’equipaggio a prolungare la loro permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Slitta a data da destinarsi il rientro sulla Terra di Starliner
Abbiamo già avuto modo, in occasione dell’annullamento dell’ultimo lancio, di ripercorrere brevemente tutti i problemi riscontrati dal team di Starliner, la navicella sviluppata da Boeing che, se tutto andrà secondo i piani, farà concorrenza a SpaceX che ha già all’attivo ben 7 missioni con la sua Crew Dragon verso la ISS.
Purtroppo già poco dopo il lancio avvenuto con successo, sono emerse le prime problematiche, fortunatamente non così gravi da inficiare l’esito della missione o da mettere in pericolo i due astronauti; nello specifico sono state individuate una serie di perdite di elio e problemi al sistema di propulsione.
La NASA ha dunque deciso di posticipare il rientro sulla Terra della navicella Starliner, Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA ha infatti dichiarato:
Ci stiamo prendendo il nostro tempo e seguendo il processo standard del team di gestione della missione. Stiamo lasciando che i dati guidino il nostro processo decisionale relativo alla gestione delle piccole perdite del sistema di elio e alle prestazioni dei propulsori che abbiamo osservato durante il rendezvous e l’attracco. Inoltre, data la durata della missione, è opportuno per noi completare una revisione a livello di agenzia, simile a quanto fatto prima del ritorno di SpaceX Demo-2 della NASA dopo due mesi in orbita, per documentare l’accettazione formale da parte dell’agenzia di procedere come programmato.
La decisione di rinviare il rientro di Starliner è in realtà dovuta non solo ai problemi riscontrati, ma anche alla volontà di non creare conflitti con una serie di attività extraveicolari programmate sulla ISS, considerando che l’ultima di queste attività è attualmente programmata per il 2 luglio, è lecito presumere che il rientro della navicella di Boeing avverrà dopo tale data.
Ad ogni modo, l’agenzia rassicura come la navicella sia comunque in grado di riportare a casa sani e salvi i due astronauti qualora fosse necessario, come sottolineato dallo stesso Stich:
Finora, non vediamo alcuno scenario in cui la Starliner non sarà in grado di riportare a casa Butch e Suni. Stiamo solo prendendo un po’ più di tempo per risolvere i dati e anche per imparare il più possibile mentre abbiamo il modulo di servizio in orbita.
In ultimo, l’agenzia evidenzia come anche in una situazione del genere, i problemi riscontrati possano comunque apportare un valore aggiunto alla missione:
Starliner si sta comportando bene in orbita mentre è ancorato alla stazione spaziale. Stiamo utilizzando strategicamente il tempo extra per aprire la strada ad alcune attività critiche della stazione, completando la preparazione per il ritorno di Butch e Suni sulla Starliner e ottenendo preziose informazioni sugli aggiornamenti del sistema che vorremo apportare per le missioni post-certificazione. Il feedback dell’equipaggio è stato straordinariamente positivo e sanno che ogni piccolo apprendimento che facciamo durante il Crew Flight Test migliorerà e affinerà la nostra esperienza per i futuri equipaggi.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori comunicazioni da parte della NASA e di Boeing, per scoprire quando il comandante Barry E. Wilmore e il pilota Sunita L. Williams potranno fare ritorno sulla Terra.
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