Stando a quanto riportato su Bloomberg, Apple avrebbe designato come suo rappresentante presso il consiglio di amministrazione di OpenAI, optando per la figura di Phil Schiller.

Schiller, ex responsabile del settore marketing e figura a capo dell’Apple Store, dovrebbe entrare nel consiglio con il ruolo di osservatore. Ciò significa che, pur partecipando alla riunioni, non avrà diritto di intervento o di voto ma potrà esclusivamente ascoltare le discussioni tra i membri. Per il sessantaquattrenne di Boston è un’occasione unica, che consentirebbe a lui (e dunque anche ad Apple) di comprendere meglio le dinamiche interne di OpenAI.

Schiller ha ricoperto diverse posizioni di rilievo prima di entrare a far parte della compagnia. Tra le tante, lo stesso è stato Vice Presidente del Product Marketing presso Macromedia e Direttore del marketing del prodotto presso FirePower Systems. Una volta arrivato in Apple, la sua figura è stata spesso impegnata come “spalla” di Steve Jobs durante la presentazione di prodotti iconici per l’azienda come iPhone e iPad.

Quali potrebbero essere i vantaggi per Apple in caso di entrata di Phil Schiller in OpenAI?

Questa potenziale nomina avrebbe una logica anche per quanto concerne le intenzioni della compagnia di Cupertino rispetto all’integrazione di ChatGPT nel suo ecosistema, sia per quanto concerne iOS che macOS. La posizione privilegiata, tra le altre cose, potrebbe favorire il potenziamento di Siri, con una sorta di accordo tra Apple e OpenAI che prevede una percentuale di guadagno sugli abbonamenti premium di ChatGPT.

L’ingresso di Phil Schiller in virtù di osservatore nel consiglio OpenAI avrebbe un precedente risalente all’anno scorso. In quel caso, infatti, è stata Microsoft a ottenere un posto come osservatore, anche in quel caso senza diritto di voto.