La scorsa settimana abbiamo riportato che Phil Schiller, ex responsabile del settore marketing e figura a capo dell’Apple Store, avrebbe assunto la carica di osservatore del consiglio nell’ambito dell’accordo con OpenAI che prevede di integrare ChatGPT nei dispositivi Apple. Ora sembra che Schiller non assumerà più questa carica nel consiglio di amministrazione di OpenAI.

L’osservatore del consiglio può dare il suo contributo alle riunioni del consiglio, ma non ha alcun controllo e non gli è consentito votare.

Apple e Microsoft avrebbero rinunciato al ruolo di osservatore del CdA di OpenAI

Oggi il Financial Times ha riferito che sia Apple che Microsoft hanno rinunciato al loro posto di osservatori nel consiglio di amministrazione di OpenAI.

Il motivo del dietrofront avrebbe a che fare col crescente controllo da parte degli enti regolatori sugli investimenti delle big tech nelle startup di intelligenza artificiale.

Il mese scorso la Commissione Europea ha dichiarato che sta valutando la possibilità di un’indagine antitrust sulla partnership tra Microsoft e OpenAI e anche la Federal Trade Commission statunitense sta esaminando gli investimenti fatti da aziende come Microsoft, Amazon e Google in start-up che si occupano di IA generativa.

Un portavoce di OpenAI ha affermato che OpenAI ospiterà incontri regolari come parte di “un nuovo approccio per informare e coinvolgere i partner strategici chiave”.

L’accordo tra Apple e OpenAI prevede di integrare ChatGPT in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia e consentirà a Siri di inoltrare richieste complesse a ChatGPT con un’autorizzazione esplicita da parte dell’utente, ma secondo un recente rapporto tra le due società non verrebbe scambiato denaro, ecco perché.