Dopo quattro anni arriva la fine del contenzioso tra Apple e Unione Europea con l’ottenimento da parte dell’UE della possibilità nel Vecchio Continente di utilizzare servizi di pagamenti contactless di terze parti su Apple Pay.

Pagamenti NFC su Apple Pay: Apple apre (ma non del tutto) la sua tecnologia

Era il 2020 quando l’UE accusò Apple di abuso di posizione dominante nei pagamenti mobile su iOS. Quattro anni fa l’Unione Europea avviò un’indagine per valutare il rischio di abuso di posizione dominante legata al fatto che Apple Pay era l’unico strumento disponibile su iOS per i pagamenti tramite NFC. Nel 2022 l’UE ha confermato l’accusa e ora Apple ha comunicato la sua intenzione di adeguarsi così da evitare il pagamento delle sanzioni altrimenti previste. Ora la decisione della Commissione Europea, dopo aver accolto l’iniziativa di Apple e consultato le parti terze interessate, è divenuta vincolante.

Apple Pay UE

Attualmente quando si effettua un pagamento tramite Apple Pay l’azienda di Cupertino utilizza un chip Secure Element sul quale gira la piattaforma che rispetta i requisiti previsti dall’industria finanziaria per i pagamenti elettronici. I dati relativi alle carte utilizzate su Apple Pay, infatti, vengono inviati in maniera codificata utilizzando chiavi note solamente dalla rete di pagamento o dalle società emittenti delle carte. I dati vengono archiviati e protetti tramite i sistemi di sicurezza del chip Secure Element.

Ora l’accesso al chip rimarrà precluso alle app di terze parti che accederanno ad Apple Pay. Alle aziende terze, infatti, Apple consentirà l’accesso, in maniera gratuita, all’NFC dei dispositivi che utilizzano il sistema operativo iOS in modalità HCE (Host Card Emulation). È una soluzione software che non utilizza il chip Secure Element e che per questo risulta meno sicura.

Nell’accordo previsto tra Apple e Commissione Europea c’è la possibilità per gli sviluppatori HCE (che non hanno l’obbligo di avere una licenza PSP o un accordo vincolante con un PSP) di utilizzare la funzione di pagamento con altre funzionalità NFC, essendo questa non esclusiva di Apple. Inoltre le app di pagamento di terze parti potranno essere selezionate come predefinire e potranno utilizzare le funzionalità pertinenti (come Field Detect, Double-click e gli strumenti di autenticazione Face ID, passcode e Touch ID).

Apple dovrà inoltre garantire l’aggiornamento degli standard HCE. L’obbligo rimane valido anche se gli standard non dovessero più essere implementati su Apple Pay. L’accordo, infatti, obbliga Apple per dieci anni a partire da iOS 17.4 con la Commissione Europea che nominerà un fiduciario di controllo per monitorare il rispetto degli accordi presi dal colosso di Cupertino.