La NASA ha bloccato definitivamente il suo programma VIPER (Volatiles Investigating Polar Exploration Rover) che aveva come ambizioso obiettivo quello di inviare un rover sul lato nascosto della Luna per cercare acqua. Nell’annuncio, avvenuto nella giornata di ieri, la NASA ha fatto riferimento all’aumento di costi e ai diversi ritardi come principali motivi dell’abbandono del progetto.

Il programma VIPER era già in ritardo, visto che il lancio del rover sarebbe dovuto avvenire originariamente a fine 2023. Lo slittamento sembra essere stato causato da da problemi alla catena di approvvigionamento e di programmazione, ha fatto ritardare in un primo momento il lancio a settembre 2025, almeno fino al comunicato di qualche ora fa. Dal post su X da parte dell’account ufficiale della NASA, è possibile intuire come questo disguido non dovrebbe influenzare negativamente i progetti su lungo termine dell’agenzia.

Addio al rover VIPER: verrà smontato e riutilizzato per future missioni sulla Luna

Astrobotic, la compagnia che avrebbe dovuto  lanciare il VIPER, continuerà il suo contratto con la NASA. D’altro canto, il lander Griffin dovrebbe atterrare regolarmente sul satellite, seppur senza trasportare con sé il suddetto rover. Il tutto dovrebbe avvenire non prima dell’autunno 2025.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, la NASA avrebbe speso più di 450 milioni di dollari per sviluppare il rover e, proprio per contenere i costi, il dispositivo è stato smontato, con la componentistica che verrà “riciclata” per future missioni nello spazio.

A confermare le intenzioni dell’agenzia è stato Nicola Fox, rappresentante della NASA. Per Fox, l’intenzione è quella di raggiungere la Luna e cercare nuove risorse con apposite missioni entro i prossimi cinque anni. In questo contesto, come sottolineato dal rappresentante, lo sforzo per realizzare il VIPER non andrà comunque perso. Nel frattempo la NASA ha dato il via libera alla missione Dragonfly che, al netto di ritardi, dovrebbe partire alla scoperta di Titano nel 2028.