Riuscirà Volkswagen a raddoppiare la sua quota di mercato negli Stati Uniti entro il 2030? Considerato che questo è l’obiettivo ambizioso che il gruppo tedesco si è posto e che VW sembra avere delle linee guida strategiche molto precise per riuscirci, la risposta sembrerebbe essere positiva. Certo è che i concorrenti non mancano, gli imprevisti nemmeno, il possibile cambio di rotta nelle politiche ambientali pure.
Ad ogni modo, andiamo con ordine. Volkswagen ha dichiarato apertamente che per incrementare le vendite punterà sui nuovi veicoli elettrici, tra cui un pick-up e un SUV elettrici a marchio Scout, e sulla nuova partnership con Rivian.
In questo modo VW cerca di prolungare il buon traino delle vendite statunitensi appena contabilizzate, cresciute del 31% nel secondo trimestre rispetto all’anno scorso. Nel periodo, la Tiguan (21.038) è stata la vettura VW più venduta, seguita da Jetta (20.508), Taos (20.468) e Atlas (19.293). Includendo però anche la versione Cross Sport, i numeri di Atlas salgono a oltre 29.000 unità.
Complessivamente, dunque, i SUV Volkswagen hanno rappresentato i tre quarti delle vendite del secondo trimestre. Ad esclusione della Jetta, VW ha dunque venduto solo 3.845 autovetture non SUV negli Stati Uniti, mentre le vendite del veicolo elettrico ID.4 sono calate del 15%, con soli 5.690 modelli collocati sul territorio a stelle e strisce.
Ebbene, ora, con l’intensificarsi della concorrenza di produttori di veicoli elettrici come BYD in Cina (il mercato più redditizio per VW), Volkswagen prevede che gli Stati Uniti potrebbero diventare il suo principale motore di crescita. Di qui, l’intenzione di raddoppiare la propria quota di mercato entro il 2030, portandola a circa il 10%.
In che modo VW vuole raddoppiare le vendite USA
Dopo aver annunciato l’intenzione di investire 5 miliardi di dollari nel produttore di veicoli elettrici Rivian per formare una nuova joint venture, VW attende finalmente che il legame dia i suoi frutti. Sebbene infatti la partnership con Rivian non darà vita a nuovi veicoli elettrici Volkswagen, l’azienda spera che la nuova tecnologia e il nuovo software così sviluppato possano attirare gli automobilisti statunitensi.
Non è peraltro un segreto che VW abbia avuto diversi problemi con il software nel suo recente passato, e che diversi modelli – come la nuova Porsche Macan Electric – arrivino sul mercato con anni di ritardo rispetto al previsto. Lo stesso può ben dirsi con altri veicoli elettrici in ritardo rispetto ai piani, come il successore dell’ID.4 e il nuovo SUV elettrico Porsche, con gap temporali che sembrano essere dovuti al fatto che la piattaforma SSP di VW non dovrebbe essere disponibile prima del 2029, quasi un anno e mezzo dopo rispetto a quanto pianificato.
Ad ogni modo, nel prossimo futuro le cose dovrebbero cambiare e, proprio per questo motivo, VW si attende che – con 30 veicoli green previsti per gli Stati Uniti – le vendite di veicoli elettrici si risollevino. VW non ha peraltro ancora rivelato tutti i nuovi modelli, ma alcuni sono oramai cosa nota: ci riferiamo in particolar modo a un pick-up e un SUV elettrico nell’ambito dei piani di rilancio del brand Scout, i cui mezzi saranno costruiti nel nuovo stabilimento da 2 miliardi di dollari nel South Carolina.
Il marchio sta inoltre lanciando negli Stati Uniti una versione elettrica del suo iconico microbus: l’ID.Buzz di VW arriverà sul mercato statunitense con un passo più lungo e una batteria più grande rispetto all’Europa, con consegne previste già nei prossimi mesi.
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