Elon Musk torna ad accusare OpenAI di essere diventata una realtà votata al profitto, infrangendo l’obiettivo originario di agire per una nobile causa, ossia il bene dell’umanità.

Secondo l’accusa, Sam Altman e Greg Brockman, due dei fondatori di OpenAI, “hanno assiduamente manipolato Musk per co-fondare la loro falsa iniziativa non-profit”.

Elon Musk torna ad accusare Sam Altman e Greg Brockman

Alcuni mesi fa il noto miliardario aveva già avanzato una causa contro l’azienda da lui stesso fondata, madre di ChatGPT e di altre tecnologie di intelligenza artificiale, con l’accusa di essersi alleata con Microsoft che ha investito miliardi di dollari in Open AI.

Le accuse di Musk non si discostano dalle precedenti incentrate sulle affermazioni secondo cui OpenAI avrebbe violato l’accordo fondativo tra Musk e altri cofondatori che prevedeva di mantenere open source la tecnologia dell’azienda.

Tuttavia questa volta le accuse sono molto più incisive, ha affermato il legale di Elon Musk, al New York Times. Infatti nel dossier di 84 pagine si legge di violazione di leggi federali sul racket e di cospirazione ai danni dello stesso Musk, quindi non è più soltanto una questione di anteporre i profitti al bene dell’umanità.