TikTok ha promesso alla Commissione Europea che ritirerà definitivamente dall’Unione Europea il programma Rewards di TikTok Lite. La comunicazione è arrivata nella giornata di oggi in seguito all’apertura di un’indagine da parte della Commissione, che lo scorso 22 aprile aveva manifestato delle preoccupazioni riguardo ai rischi di dipendenza di quest’ultimo violando il Digital Services Act (DSA), la legge europea sulla sicurezza e sulla trasparenza dei servizi digitali.
“Task and Reward Program” è un programma di ricompense che permette agli utenti di guadagnare dei punti (chiamati “coins”) facendo determinate cose come guardare video, mettere “Mi piace”, seguire nuovi creator e invitare amici a iscriversi a TikTok. È un sistema integrato nella nuova app TikTok Lite, una variante di TikTok introdotta negli scorsi mesi in Francia e in Spagna, e che permette di ottenere buoni Amazon e carte regalo di valore economico scambiando i “coins” citati. Un sistema che, in sostanza, premia chi usa e interagisce di più con il social network.
L’indagine della Commissione era incentrata proprio su questo programma di ricompensa, perché potenzialmente rischioso per la salute mentale degli utenti, compresa quella dei minori (nonostante si tratti di un sistema riservato ai maggiorenni) considerando la mancanza di meccanismi efficaci per la verifica dell’età, sottolineava la Commissione.
A distanza di alcune settimane, è arrivata oggi la decisione da parte di ByteDance, società proprietaria di TikTok, di ritirare definitivamente dall’UE il programma Rewards di TikTok Lite e di impegnarsi a non sviluppare in futuro app dal funzionamento simile, vietate dalle norme del DSA.
“I tempi di attenzione intellettiva dei giovani europei non devono essere una moneta di scambio sui social media, e non lo saranno mai. Abbiamo ottenuto il ritiro permanente del programma TikTok Lite Rewards, che avrebbe potuto avere conseguenze molto negative” ha commentato Thierry Breton, il commissario europeo per il mercato interno e per i servizi, nonché massimo responsabile dell’applicazione del DSA. Soddisfatta anche la commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, che ha detto “la sicurezza e il benessere degli utenti dei social media devono essere una priorità assoluta. Determinate caratteristiche di progettazione presenti sulle piattaforme comportano effetti di dipendenza, mettendo a rischio il benessere dei loro utenti”.
Alla luce di questa decisione, la Commissione Europea ha di conseguenza chiuso il procedimento formale in questione, il primo caso chiuso ai sensi del DSA. Maggiori informazioni sono reperibili nel relativo comunicato stampa.
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