Se avete adocchiato da tempo un AMD Ryzen 7 7800X3D, vi piace bazzicare i mercatini dell’usato per risparmiare qualcosa e quindi state aspettando solo l’offerta più allettante, prima di acquistare a scatola chiusa su piattaforme poco conosciute o sicure, vi consigliamo di ascoltare la vicenda a dir poco assurda e fastidiosa che ha coinvolto uno sfortunato utente europeo in cerca di un affare simile.

La moda di acquistare prodotti di seconda mano, più o meno utilizzati poco importa, è una pratica molto diffusa nel mondo dei PC consumer, in particolare se parliamo di sistemi desktop personalizzati che vengono spesso aggiornati dagli utenti per migliorarne le prestazioni. In questo contesto, da qualche anno si è diffuso purtroppo il fenomeno delle cosiddette CPU “fake”, ovvero dei falsi confezionati ad hoc, più o meno funzionanti, venduti per buoni e spesso con prezzi anche salati. Ma vediamo la vicenda nel dettaglio.

Un AMD Ryzen 7 7800X3D falso e non funzionante spacciato per buono

Iniziamo precisando che il fenomeno delle CPU “falsificate” non riguarda solo i prodotti AMD ma ha colpito anche e soprattutto Intel, senza dimenticare che nel settore delle schede grafiche è una prassi purtroppo già molto diffusa dopo l’esplosione delle criptovalute. Detto questo, la “truffa del giorno” se così vogliamo chiamarla, è stata portata alla luce dal noto youtuber Der8auer, overclocker e reviewer di fama internazionale che in uno dei suoi video ha illustrato l’esperienza di un utente che aveva provato ad acquistare un processore AMD Ryzen 7800X3D usato, per essere chiari il modello consumer attualmente più ambito dai gamer nel segmento desktop di fascia medio/alta.

Riassumendo la storia, pare che l’utente abbia acquistato il processore incriminato su un sito rumeno, una sorta di negozio dell’usato che ospita per lo più venditori privati, di conseguenza poco verificabili e affidabili in ottica garanzia per eventuali problematiche tecniche. Individuato l’affare, l’utente avrebbe acquistato la CPU a un costo piuttosto allettante, con un risparmio di circa 100 euro sul costo medio del prodotto. Ricevuta la spedizione però, si presenta subito un problema, ovvero dopo l’installazione l’avvio del sistema risulta impossibile.

L’utente a questo punto ha ispezionato la CPU con un multimetro rilevando che di fatto non era funzionante, successivamente, si presume anche dopo aver contattato senza successo il venditore, ha contattato Der8auer, attivo solitamente anche in questo contesto dove si cerca di fare chiarezza sull’affidabilità e la serietà dei venditori europei. Successivamente, Der8auer ha esaminato il chip attraverso delle foto che, a primo impatto, mostravano già delle irregolarità per quanto concerne il colore del substrato. Incuriosito, a questo punto lo youtuber decide di rilevare il prodotto falsificato per una cifra di 400 euro, permettendo così all’utente di acquistarne uno nuovo e allo stesso tempo di condurre un’analisi più approfondita sul falso.

Ricevuta la CPU, Der8auer ha confermato subito il colore sbagliato del substrato, l’assenza di resina protettiva sui condensatori esposti, senza contare che quando ha “scoperchiato” il processore ha scoperto che in realtà non c’era alcun chip sotto l’IHS ma un semplice spessore creato appositamente per simulare la presenza dei die che compongono il Ryzen 7 7800X3D. Morale della favola, state attenti all’usato e dove acquistate, in questo preciso caso era confezionato abbastanza bene e non si esclude che ce ne siano altri in circolazione, così come potrebbe avvenire per altri modelli venduti a prezzi troppo buoni per essere veri.

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