MSI brucia tutti i competitor sul tempo e nelle scorse ore ha svelato, o anticipato se volete, la prima serie di schede madri con supporto allo standard di alimentazione ATX 3.1. Quest’ultimo, già disponibile da qualche tempo sugli alimentatori di ultima generazione di un certo livello, rappresenta un’ulteriore evoluzione della piattaforma PC desktop, cercando di venire incontro non solo agli utenti più esigenti in fatto di prestazioni e carichi di lavoro estremi, ma anche alla continua evoluzione della componentistica hardware (soprattutto in termini energetici) e alla complessità delle build di fascia enthusiast di ultima generazione.

Stando a quanto dichiara MSI nel comunicato stampa ufficiale, questa novità debutterà sulla nuova gamma di schede madri con socket AMD AM5 basata su chipset X870/870E, un’innovazione pensata in particolar modo per i gamer e i professionisti con lo scopo di fornire la potenza extra richiesta per il calcolo AI e le applicazioni GPU-intensive (sempre più diffuse). Ma vediamo insieme tutti i dettagli condivisi dal produttore.

Le schede madri MSI X870 e X870E supportano l’ATX 3.1 e le CPU AMD Ryzen 9000

Oltre a introdurre il supporto per il nuovo standard di alimentazione ATX 3.1, le ultime soluzioni MSI sono caratterizzate da un’ulteriore novità rappresentata da un connettore PCI-E 8pin integrato sul PCB, in sostanza un’alimentazione PCI-E supplementare pensata per fornire potenza aggiuntiva al sistema, in particolar modo quando si utilizzano schede grafiche più esigenti come ad esempio una NVIDIA GeForce RTX 4090 o le prossime top di gamma GeForce RTX 50 Blackwell.

Secondo gli ingegneri MSI, la combinazione dello standard di alimentazione ATX 3.1 e del connettore PCI-E aggiuntivo (non dimentichiamo il PCI-E 5.1 però), permette alla scheda madre di sopportare un’escursione di potenza fino a 2,5 volte quella nominale, il tutto per una maggiore affidabilità, un’erogazione di potenza omogenea e, in sostanza, anche un’efficienza superiore rispetto al passato.

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Come funziona l’alimentazione supplementare PCI-E di MSI

Vista la novità a dir poco notevole, quantomeno in campo schede madri desktop, MSI ha voluto (giustamente) fornire qualche dettaglio tecnico aggiuntivo per spiegare, in modo semplice, come funziona la nuova alimentazione aggiuntiva PCI-E sulle nuove motherboard, quantomeno per gli utenti meno ferrati in materia.

Il produttore suggerisce, testualmente, di pensare a una sorta di batteria aggiuntiva per la scheda madre che può venirci in aiuto in particolari scenari di ultizzo estremi. Se pensiamo che l’alimentazione a 12 volt del sistema gestisce fondamentalmente tutte le interfacce PCI-E, le ventole e le estensioni RGB (sempre più numerose e complesse) sul connettore di alimentazione a 24 pin della scheda madre, avere un’alimentazione supplementare dovrebbe garantire che tutto funzioni senza il minimo inghippo in particolare in scenari dove si spinge il sistema al limite: può essere il gaming spinto, altri applicativi AI o GPU intensive, ma anche carichi estremi di altra natura o, perché no, scenari dove si pratica l’overclock.

Per fare un ulteriore esempio pratico delle funzionalità di questo sistema di alimentazione ausiliario, prendiamo come riferimento l’inedita scheda madre MSI MAG X870 TOMAHAWK WIFI, abbinata a un processore AMD Ryzen 9950X e a una MSI GeForce RTX 4090 SUPRIM X 24G. A carico massimo, questo tipo di componentistica richie molta potenza, variabile in base alla configurazione, mentre ricordiamo che normalmente il connettore di alimentazione a 24 pin a 12 V della scheda madre può fornire solo un massimo di 168 W.

Anche se questo valore è sicuramente adeguato per le operazioni di base, potrebbe invece risultare insufficiente quando si cerca di spingere tutto il sistema al massimo, soprattutto con GPU sotto pieno carico, ventole e sistema di dissipazione a fondo scala, illuminazione RGB ed eventuali o ulteriori controller terzi per gestire il tutto.

Qui che entra in gioco il connettore di alimentazione supplementare PCI-E a 8 pin pensato da MSI. Sulla MAG X870 TOMAHAWK WIFI questo connettore aggiuntivo fornisce infatti fino a 252 W di potenza extra, garantendo che tutto abbia abbastanza potenza per funzionare al meglio senza problemi di instabilità. I connettori a 24 pin e a 8 pin forniscono un totale combinato di 420 W, dando all’intero sistema molta potenza di margine per funzionare senza problemi, anche nelle condizioni più impegnative.

In abbinamento alle schede madri di nuova generazione, MSI non può che consigliare le sue ultime unità di alimentazione con supporto ATX 3.1 / 3.0, in coppia con PCI-E 5.1/5.0, disponibili su diversi modelli della serie MSI MEG, MPG e MAG. Le schede madri MSI serie X870(E) con alimentazione supplementare PCI-E saranno disponibili il 26 settembre; in attesa di vederle all’opera, per maggiori informazioni sui nuovi modelli e sugli alimentatori compatibili potete consultare questo link.

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