In occasione della presentazione di iPhone 16 c’è stato ampio spazio per illustrare le funzionalità del sistema di intelligenza personale Apple Intelligence. Con una particolarità: quelle funzionalità non sono presenti al momento del lancio di iPhone 16 e non lo saranno neanche ora che è iniziato il rilascio di iOS 18. Per poter usufruire di Apple Intelligence, bisognerà attendere il mese prossimo con la distribuzione di iOS 18.1. Ma quello sarà solamente l’inizio essendo l’integrazione delle funzionalità AI di Apple molto graduale e proseguirà con le versioni successive del sistema operativo. Facciamo quindi il punto della situazione della roadmap prevista da Apple.

Per poter usufruire di Apple Intelligence è necessario anche avere un iPhone 15 Pro o uno dei modelli di iPhone 16 e sia il dispositivo che Siri dovranno essere impostati sulla lingua inglese (Stati Uniti).

Quali funzionalità di Apple Intelligence in iOS 18.1

Il mese prossimo, quindi, sarà il momento del rilascio di iOS 18.1 (e iPadOS 18.1 e macOS Sequoia 15.1) e solo allora sarà possibile vedere Apple Intelligence su iPhone, iPad e Mac. Le principali funzionalità presenti sono gli strumenti di scrittura avanzata per modificare, correggere e riassumere il testo, i suggerimenti per le risposte in Messaggi e Mail e i riepiloghi delle notifiche per diverse app tra cui Messaggi e Mail. Rimanendo in ambito notifiche sarà presente anche la modalità Riduci interruzioni che mostrerà solo le notifiche ritenute importanti.

Apple Intelligence Writing Tools

Anche Siri riceverà diverse funzionalità, tra cui quelle legate a una migliore comprensione delle richieste e una maggiore integrazione nel sistema operativo. Ci sarà spazio anche per lo strumento Pulisci nell’app Foto con il quale rimuovere elementi e persone dalle foto utilizzando l’intelligenza artificiale generativa per riempire lo sfondo e la funzione Ricordi per creare filmanti digitando un comando testuale.

Apple Intelligence Siri

Infine sarà disponibile la funzione per registrare e trascrivere le telefonate e durante la navigazione in Safari la possibilità di ottenere un riepilogo degli articoli quando si utilizza la modalità Lettore.

Cosa aggiunge iOS 18.2

Bisognerà attendere almeno dicembre per avere iOS 18.2 che renderà disponibile Apple Intelligence in molti più Paesi, ma sempre quelli di lingua inglese (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica e Regno Unito). Inoltre verranno introdotte due delle funzionalità AI di Apple più note: Image Playground e Genmoji. Con Image Playground si potranno creare immagini originali in pochi secondi inserendo una semplice descrizione, mentre con Genmoji si avrà la possibilità di creare emoji personalizzate sempre partendo da una descrizione o da una foto presente sullo smartphone.

Image Playground Apple Intelligence

Molto probabilmente con iOS 18.2 arriverà anche l’attesa integrazione con ChatGPT che consentirà a Siri di fornire risposte e poter essere utilizzato per migliorare le funzionalità di scrittura dei testi nelle varie applicazioni. ChatGPT integrato in iOS utilizzerà il modello GPT-4o senza dover creare un account; chi ha un abbonamento ChatGPT Plus potrà collegarlo per sfruttare le relative funzionalità.

Da iOS 18.3 a iOS 18.4

Con iOS 18.3 in realtà non dovrebbero esserci novità significative e il rilascio dovrebbe iniziare negli Stati Uniti dopo le festività natalizie. Con iOS 18.4, invece, arriviamo a marzo 2025 e Siri sarà in grado di fornire risposte più personalizzate e legate al contesto specifico dell’utente. Inoltre con questa versione arriverà anche il supporto ad altre lingue come lo spagnolo, il francese, il giapponese e il cinese. E l’Europa? Per il momento non ci sono certezze. Proseguono le difficoltà in termini di sicurezza, condivisione dei dati e interoperabilità (come previsto dal Digital Markets Act) e finché non verranno superate per l’Europa Apple Intelligence potrebbe rimanere un miraggio. Le previsioni per il supporto alla lingua italiana parlano di dover attendere iPhone 17 o il 2026, ma al momento non vi è nulla di confermato.