In occasione della presentazione dei nuovi iPhone tenutasi nella serata di lunedì 9 settembre, Apple ha parlato di una nuova funzione di monitoraggio delle apnee notturne degli Apple Watch più recenti, disponibile negli Stati Uniti con la nuova versione di watchOS in fase di distribuzione da oggi. Nelle scorse ore è stata autorizzata dalla Food and Drug Administration (FDA, l’agenzia statunitense per la regolamentazione di prodotti alimentari e farmaceutici) e arriverà a breve anche sul mercato italiano. Intanto, vediamo meglio di cosa si tratta e come funziona.

Come funziona il monitoraggio delle apnee notturne degli Apple Watch

Breve premessa. L’apnea notturna è un disturbo del sonno che si manifesta con ripetute interruzioni della respirazione dalla durata variabile dai dieci secondi ai tre minuti. Chi ne soffre smette di respirare mentre sta dormendo, spesso senza accorgersene, un fenomeno che può capitare a tutti saltuariamente ma che, se frequente, richiede terapie di vario genere, in alcuni casi anche interventi chirurgici se le cause sono di natura ostruttiva.

Ne soffrono più di un miliardo di persone secondo quanto riportato da Apple nel rapporto in cui ha presentato la nuova funzione di monitoraggio delle apnee notturne che dovrebbe arrivare a breve anche sul mercato italiano con una prossima release di watchOS 11, ma solo su Apple Watch Series 10, Watch Series 9 e Watch Ultra 2. Visto che non è facile rendersi conto del disturbo, e considerate le significative conseguenze sulla salute nel tempo in caso di mancato trattamento, soprattutto problemi cardiaci, una funzione del genere potrebbe rivelarsi preziosa.

Nota come Disturbi della respirazione, si avvale dell’accelerometro degli Apple Watch per rilevare piccoli movimenti del polso associati alle interruzioni del normale ritmo respiratorio durante il sonno. Ogni trenta giorni (serve una certa quantità di dati per far sì che vengano rilevate delle anomalie) fornisce un resoconto e, se l’algoritmo rileva segni consistenti del problema, avvisa di conseguenza l’utente. I risultati di questa funzione possono essere usati anche per valutare meglio la qualità del sonno e i fattori che lo influenzano, risultati che sono visibili nell’app Salute, in cui ci sono informazioni utili e da cui è possibile estrapolare file PDF con storici e maggiori informazioni utili anche per consulti medici.

Apple sottolinea che l’algoritmo usato per questa funzione di monitoraggio delle apnee notturne è stato sviluppato usando l’apprendimento automatico (machine learning) e un’ampia mole di dati clinici sui test di fenomeni di apnea notturna. E alla convalida menzionata da quest’ultima si è aggiunta nelle scorse ore anche l’approvazione della FDA. A differenza della funzione che rende le AirPods Pro di seconda generazione degli apparecchi acustici per l’ipoacusia di lieve e media entità, il monitoraggio delle apnee notturne è già presente su altri smartwatch, come quelli di Samsung, i primi a essere stati approvati per questo dall’agenzia di regolamentazione citata.

“Mettere i consumatori di tutto il mondo in condizione di identificare in modo affidabile la presenza di fenomeni di respirazione anomala durante il sonno può aiutare a scoprire una condizione medica grave e tristemente sottodiagnosticata come l’apnea del sonno” ha commentato il professore e direttore del centro di scienze sanitarie per il sonno dell’Università dell’Arizona Sairam Parthasarathy.

Come anticipato, per gli Apple Watch Series 10, Watch Series 9 e Watch Ultra 2 statunitensi aggiornati a watchOS 11 è già disponibile da oggi, ma non ancora in Italia. L’azienda di Cupertino ha tuttavia precisato che entro il mese di settembre arriverà in più di 150 paesi e regioni, Unione Europea inclusa.

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