Qualche giorno fa, in occasione della nostra partecipazione a IFA 2024, la più grande fiera dell’elettronica che si tiene ogni anno a Berlino, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Bill Song, Brand and Marketing Manager Director of Tineco International Business Unit.
Dietro questo titolo altisonante si nasconde una persona cordiale e disponibile, con cui abbiamo parlato della situazione attuale di Tineco e dei piani per il futuro del brand.
Il mercato attuale
Per chi non lo sapesse, Tineco fa parte di ECOVACS Group, azienda a cui fa capo anche ECOVACS, uno dei brand più apprezzati nel mercato degli aspirapolvere robot. Tineco, dal canto suo, si è specializzata soprattutto nel settore degli aspirapolvere cordless e in quello delle lavapavimenti, con qualche capatina anche in altri settori della tecnologia.
La strategia commerciale di Tineco, come ci ha confermato Bill Song, è molto chiara: poca (o nulla) pubblicità tradizionale, meglio lasciare che siano gli utenti, con il passaparola, a dare valore al brand. E la strategia sembra funzionare davvero, visto che Tineco può contare su una base di utenti molto solida, che apprezza la qualità dei prodotti e che li consiglia ai propri amici e conoscenti. Quale pubblicità migliore di quella che arriva da qualcuno di cui vi fidate? E magari con la possibilità di vedere in azione i dispositivi che volete acquistare.
Questo non esclude altre forme di pubblicità, che in futuro potrebbero arrivare, ma al momento il produttore è contento della reputazione acquisita e preferisce investire nell’innovazione, che anche in questo caso sta dando i suoi frutti. Proprio a IFA 2024 Bill Song, per conto di Tineco, ha ricevuto il Global Product Technology Innovation Award per Tineco FLOOR ONE Stretch S6, la prima lavapavimenti che può essere reclinata fino a 180 gradi.
Essendo legata a doppio filo con ECOVACS, Tineco non andrà però a rubare spazio nel settore degli aspirapolvere robot, evitando scontri fratricidi che invece avvengono in seno ad altri brand. Meglio concentrarsi sul mercato degli aspirapolvere cordless e delle lavapavimenti. A Berlino il brand asiatico ha presentato due interessanti novità, PURE A50S e PURE ONE STATION 5, di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo.
Abbiamo inoltre chiesto a Bill Song se Tineco prevede di creare nuove tipologie di accessori per i propri prodotti, come spazzole motorizzate di dimensioni ridotte, o adatte alla pulizia degli angoli, o accessori per le lavapavimenti che permettano di pulire anche negli spazi più piccoli, come quelli tra mobili e pareti. Attualmente il brand si affida ai feedback forniti dagli utenti per raccogliere informazioni su quelle che possono essere le necessità o le carenze secondo gli utilizzatori.
Una strategia assolutamente condivisibile, che dovrebbe portare a nuovi accessori soprattutto sui modelli di fascia alta, con ogni probabilità da acquistare separatamente per evitare di dover alzare eccessivamente il prezzo di vendita dei propri prodotti.
Il futuro di Tineco
Tineco non si occupa solo di pulizia della casa ma ha anche una linea di prodotti per la cucina, che al momento non sono in vendita nel nostro Paese e più in generale in Europa. Qualche tempo fa vi abbiamo portato proprio su queste pagine la recensione di un tostapane ma nel frattempo il brand ha continuato a esplorare questo mercato, soprattutto in patria.
A differenza di quanto accade in Europa, soprattutto in Italia, nei Paesi asiatici le persone non amano cucinare in casa e preferiscono affidarsi a cibi pronti da riscaldare o cucinare in fretta. Ecco perché nei mercati dell’estremo oriente sono in vendita diverse soluzioni dedicate alla preparazione di cibi più salutari, dei dispositivi che in qualche modo ricordano i nostri robot da cucina tipo “Bimby”.
Dispositivi dotati di schermo che guidano l’utente nella realizzazione di ricette più o meno complesse, con la lista degli ingredienti, la spiegazione delle varie lavorazioni e la cottura rispettando i tempi corretti per ogni ricetta. Soluzioni che però al momento non sembrano particolarmente interessanti per i mercati europei, dove esistono già soluzioni simili e dove la cultura del cibo è completamente diversa.
Bill Song non ha però escluso categoricamente che questa categoria di prodotti possa essere portata anche sui mercati internazionali in futuro, e ha già qualche idea su quella che potrebbe essere la strategia corretta. Il cibo che siamo abituati a consumare nei ristoranti cinesi o in quelli fusion non è esattamente lo stesso che potremmo trovare nei Paesi asiatici, un po’ come accade nei ristoranti italiani all’estero, dove sono in vendita piatti che spesso non appartengono alla cucina tradizionale italiana ma sono piuttosto delle rivisitazioni adattate ai gusti dei Paesi stranieri.
Ecco perché Tineco potrebbe introdurre gradualmente prodotti per la cottura anche in Europa nell’ottica di avvicinare le popolazioni occidentali alla vera cucina asiatica, aprendo le porte a un mercato che potrebbe avere un grande successo. Vi piacerebbe poter provare questo tipo di prodotti? Potrebbero essere una valida soluzione per provare i veri cibi tipici di Paesi così lontani da noi?
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