È insolito vedere un reclamo sulla privacy rivolto a Mozilla, un’organizzazione che è più spesso associata agli sforzi per rafforzare i diritti alla privacy degli utenti Web, come l’isolamento dei cookie per impedire il tracciamento tra siti nel browser Firefox.
Tuttavia il gruppo per la tutela della privacy dell’Unione Europea noyb ora accusa l’azienda di violare il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), monitorando di default gli utenti Firefox senza il loro permesso attraverso una nuova funzionalità “Privacy Preserving Attribution” (PPA) che Mozilla ha recentemente implementato nel suo browser e che secondo noyb trasforma il browser Firefox in uno strumento di tracciamento per i siti Web.
Mozilla accusata in UE per il tracciamento di Firefox abilitato di default
In sostanza, noyb afferma che ora è il browser Firefox a controllare il tracciamento, piuttosto che i singoli siti Web, e sebbene questo possa essere un miglioramento rispetto al tracciamento dei cookie ancora più invasivo, noyb denuncia il fatto che Mozilla non ha mai chiesto ai propri utenti se volessero abilitarlo, avendo deciso di attivarlo di default una volta che le persone hanno installato un recente aggiornamento software.
Un’altra accusa di noyb è che la mossa di Mozilla non sostituisce nemmeno i cookie, ma offre un modo aggiuntivo per i siti Web di indirizzare gli annunci pubblicitari.
Il gruppo per la tutela della privacy vorrebbe inoltre che l’autorità di regolamentazione austriaca ordinasse la cancellazione di tutti i dati finora raccolti.
Mozilla ha inviato una dichiarazione attribuita a Christopher Hilton, direttore delle politiche e delle comunicazioni aziendali, il quale ha affermato di aver finora condotto solo un “test limitato” di un prototipo della nuova funzionalità PPA, con la tecnologia limitata ai siti Web di Mozilla.
Hilton ha affermato che l’iniziativa è volta a migliorare le pratiche pubblicitarie invasive fornendo alternative tecniche che consentono agli inserzionisti di misurare l’efficacia complessiva degli annunci senza raccogliere informazioni che identificano individui specifici, aggiungendo che la funzionalità è “facilmente disattivabile” nelle impostazioni di Firefox, tuttavia noyb afferma che l’opzione per la disattivazione è “nascosta in un sottomenu”.
Hilton ha aggiunto che Mozilla accoglie con favore le opportunità di coinvolgimento delle parti interessate, della propria comunità di utenti e degli enti regolatori durante lo sviluppo della tecnologia e ammette che l’azienda avrebbe dovuto fare di più per coinvolgere voci esterne nei suoi sforzi per migliorare la pubblicità online.
Nel caso i regolatori della privacy dell’UE fossero d’accordo con la denuncia di noyb, Mozilla potrebbe ricevere l’ordine di cambiare rotta, o addirittura affrontare una sanzione fino al 4% del suo fatturato globale.
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