Dopo le Ferrari GTO, F40, e LaFerrari, ora tocca a lei portare la bandiera della Casa di Maranello, rappresentare cioè in giro per il mondo il massimo della tecnologia e delle prestazioni che l’azienda può offrire oggi. Si chiama Ferrari F80 la nuova supercar presentata poche ore fa a Maranello, il modello stradale più potente mai costruito da Ferrari, un’auto dotata di un motore termico abbinato a tre unità elettriche capaci di sprigionare complessivamente 1.200 cavalli e di permetterle di raggiungere i 200 km/h da ferma in appena 5,75 secondi.
Nonostante le prime consegne siano previste fra circa un anno, non si può più comprare perché gli aspiranti clienti in lista d’attesa sono già il triplo rispetto ai 799 esemplari di Ferrari F80. Per noialtri, ci sono e ci saranno i video, i poster, i modellini in scala, le immagini e le parole con cui ve ne riassumiamo le caratteristiche principali.
Indice:
Design e tecnologia della Ferrari F80
Come lo furono ai tempi la Ferrari 288 GTO, la F40, la F50, la Enzo e la LaFerrari, icone del marchio del Cavallino Rampante e della storia delle automobili, è anche lei la supercar delle supercar di Ferrari attualmente in produzione, un modello che prende ispirazione dalle auto da corsa di Maranello della Formula 1 e delle gare di endurance del WEC, sia dal punto di vista tecnico che estetico. Iniziamo proprio da qui.
Com’è fuori la Ferrari F80
La Ferrari F80 è lunga 4,84 metri, alta 1,14 e larga 2,06, con 1.525 kg di peso a secco, di cui il 42,2% distribuito all’anteriore e il 57,8% al posteriore. Sono a diametro differenziato i cerchi su cui montano dei pneumatici Michelin dedicati (Pilot Sport Cup2 e Pilot Sport Cup2R), cerchi da 20 pollici davanti per gommature da 285 mm di larghezza, e da 21 pollici dietro per gomme larghe 345 mm, entrambe con spalla da 30 mm. Rispettivamente, i freni misurano all’anteriore 408 x 220 x 38 mm (a 6 pistoni per pinza), al posteriore 390 x 263 x 32 mm (4 pistoni per pinza).
Tralasciando i numeri, li riprenderemo più avanti, esternamente la nuova erede della famiglia più leggendaria di Ferrari si presenta con un design ispirato a quello delle auto da corsa, con linee studiate ad hoc per evidenti esigenze tecniche e funzionali, dettate da Flavio Manzoni del Centro Stile Ferrari. Spiccano per esempio i fianchi molto verticali che tagliano di netto la linea del cofano anteriore, molto mosso e particolare, pensato per assecondare i flussi aerodinamici, diviso a metà da una profonda rientranza e, più avanti, da un elemento a contrasto nero che nasconde i gruppi ottici intonandosi con le griglie frontali, le prime a catturare l’aria, che verrà direzionata per tutta la lunghezza dell’auto fino alla coda.
Lateralmente la linea della Ferrari F80 è separata in due parti, per ragioni evidentemente aerodinamiche, ribadiamo, ragioni che hanno contribuito molto a modellare anche la coda, tronca e con un’ala mobile retrattile e inclinabile per gestire i carichi aerodinamici. Spiccano anche le feritoie da cui s’intravede il motore termico posteriore, con sei sfoghi d’aria, lo stesso numero di cilindri di quest’ultimo. Particolare anche la forma dell’abitacolo “a bolla”, che ricorda da vicino le auto da corsa, un abitacolo in configurazione “1+“, nonostante l’omologazione per due persone.
Gli interni e la tecnologia della Ferrari F80: “effetto monoposto”
Serve entrare dentro la Ferrari F80 per capire meglio quest’ultimo concetto, che l’azienda definisce “effetto monoposto“. Si tratta di una scelta dettata anch’essa dall’aerodinamica, per ridurre il più possibile la larghezza, il peso e migliorare quindi la resa dell’auto intera.
Il sedile di chi guida è rosso, quello del conducente quasi non si nota, perché nero e arretrato, diverso anche per altri aspetti: è privo del logo del Cavallino Rampante e con un poggiatesta diverso, parzialmente staccato dallo schienale, per esempio. “Il sedile del passeggero, pur assolvendo a tutte le funzioni ergonomiche, è perfettamente integrato nelle finizioni dell’abitacolo tanto da sparire quasi a una vista d’insieme” sottolinea Ferrari nel relativo comunicato stampa.
Il focus sul conducente lo si nota poi bene anche guardando il resto, la direzione della plancia e di tutto ciò che c’è dentro l’abitacolo della Ferrari F80, in cui spicca il nuovo volante, più piccolo di quello dell’antenata Ferrari LaFerrari, e posto dietro un quadro strumenti digitali. Tornano anche i pulsanti fisici, preferiti rispetto a quelli touch dall’azienda, una scelta dettata dalla maggiore facilità di utilizzo dei primi che riguarderà anche le prossime auto di Ferrari.
Fra le chicche tech più corsaiole della Ferrari F80 spicca la tecnologia denominata Boost Optimization, una funzione che identifica il circuito su cui si sta guidando fornendo di conseguenza della potenza extra nelle zone che reputa più adatte a scaricare a terra il massimo potenziale disponibile dell’auto, potenza che viene calibrata anche in base alla modalità di guida scelta dal conducente: più conservativa in Performance, all’estremo in Qualify, anche a costo di ridurre la carica della batteria.
Motori e prestazioni della Ferrari F80
Ma veniamo al nocciolo, a ciò che più di ogni altra cosa distingue la Ferrari F80 da qualsiasi auto e supercar in commercio. Come accadeva in passato con i V8 turbo di Ferrari GTO e F40 usati anche nelle monoposto della Formula 1, sulla falsariga delle Ferrari che corrono oggi in Formula 1 e nel WEC trova posto anche qui un motore V6 turbo ibrido, architettura di derivazione sportiva che sulla Ferrari F80 si compone di un’unità termica a benzina 3.0 l da 900 cavalli e 850 Nm di coppia sull’asse posteriore abbinata a due motori elettrici a 800 Volt da 142 cavalli e 121 Nm ciascuno, entrambi sull’assale anteriore, per un’effettiva trazione integrale.
È presente anche un terzo motore elettrico a 48 Volt posto fra la turbina e il compressore, un’altra tecnologia di derivazione F1 che genera 70 kW (95 cavalli) in fase rigenerativa e 60 kW (81 cavalli) come supporto al motore termico. Niente prese per la corrente per la Ferrari F80, non è una ibrida plug-in, ma monta una batteria a 800 Volt dalla capacità di 2,3 kWh per alimentare i motori elettrici.
Tutta la potenza sprigionata da questi tre motori della Ferrari F80, 1.200 cavalli complessivamente, è gestita da un sistema sospensivo che evolve la soluzione usata sulla Ferrari Purosangue con schema a doppio quadrilatero, da molta elettronica (il nuovo sistema SSC 9.0, Side Slip Control), dai freni e pneumatici citati, e da un cambio F1 a doppia frizione e otto rapporti, potenza che si traduce in uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 2,15 secondi, e in un ancor più impressionante 0-200 km/h in 5,75 secondi. La velocità massima è di 350 km/h, probabilmente limitata elettronicamente, nonostante Ferrari non lo abbia specificato.
Prezzo e disponibilità della Ferrari F80
La Ferrari F80 costa 3,6 milioni di euro sul mercato italiano, ma non è più disponibile perché già esaurita, come anticipato. Complici i 799 esemplari che verranno costruiti e consegnati dalla fine del 2025 al 2027, anno in cui la Casa di Maranello celebrerà i suoi primi 80 anni, da cui deriva il nome F80, è un’altra delle poche eccellenze e icone del mercato dell’auto, in pieno stile Ferrari, come come lo sono state negli scorsi anni le già menzionate GTO, F40 e LaFerrari.
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