Lo scorso agosto il team di xAI, azienda che fa parte dell’impero capitanato da Elon Musk, ha promesso che avrebbe reso Grok disponibile per tutti attraverso un’apposita API.

Ricordiamo che Grok è il modello di intelligenza artificiale generativa di punta dell’azienda, usato per alimentare una serie di funzionalità su X e nelle scorse ore Elon Musk ha annunciato che la sua API è finalmente disponibile.

L’API di Grok è stata rilasciata da xAI

L’API di xAI ha un solo modello, “grok-beta”, proposto al prezzo di 5 dollari per milione di token di input o 15 dollari per milione di token di output (i token sono bit suddivisi di dati grezzi, un po’ come le sillabe nelle parole).

Al momento non è chiaro quale modello di Grok potrebbe nascondersi dietro “grok-beta”: Grok 2 è l’ultimo arrivato su X mentre la documentazione per l’API fa riferimento anche a un Grok mini, una versione leggera e più economica.

L’API di xAI supporta la possibilità di collegare i modelli di Grok a strumenti esterni, come ad esempio i database ed i motori di ricerca e, sebbene pare che non siano ancora attive, la documentazione fa riferimento a funzioni di analisi sia di testo che di immagini.

In passato Elon Musk ha definito Grok come una soluzione con “una vena ribelle”, capace di rispondere a domande “scomode” che vengono rifiutate dalla maggior parte degli altri sistemi di intelligenza artificiale e ciò include anche la possibilità di usare espressioni colorite o persino volgari.

Grok è diventato sempre più parte integrante di X, offrendo agli utenti tra le altre cose la possibilità di generare immagini, riassumere notizie e gli eventi di tendenza, migliorare le ricerche.

Per ulteriori informazioni sull’API di xAI vi rimandiamo al sito ufficiale.