Ce ne è voluto di tempo, soprattutto rispetto agli incentivi statali per le auto elettriche, esauriti in meno di nove ore. Quelli per le auto poco inquinanti con motori termici a benzina, diesel, GPL e ibride, che rientrano nella fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2, sono durati invece quasi cinque mesi, fino a poche ore fa.

Il cerchietto accanto a “M1 CO2 61-135” sul sito dell’Ecobonus del Ministero delle imprese e del made in Italy è ora dello stesso colore delle sigle “M1 CO2 0-20” e “M1 Usato”, rossi perché i fondi residui sono finiti, non bastano cioè a coprire nemmeno un intero contributo per l’acquisto di un’auto idonea, considerato che, nel momento in cui scriviamo, rimangono solo 400 euro.

Erano i contributi all’acquisto più limitati per importo, incentivi di 3.000 euro per chi rottamava un’auto Euro 0, Euro 1 o Euro 2, di 2.000 euro rottamando una Euro 3 e di 1.500 euro rottamando una Euro 4. Ma nel contempo erano i più “facili da avere”, perché ottenibili acquistando la maggioranza delle auto in vendita sul mercato italiano, quelle poco inquinanti con motori termici sia a gasolio che a benzina, anche ibride e GPL.

Per le automobili l’unico Ecobonus ancora disponibile è quello riservato alle ibride plug-in, auto che rientrano nella fascia di emissioni 21-60 g/km di CO2. Ci sono ancora più di 80 milioni di euro disponibili, complice la scarsa disponibilità di auto con questo tipo di motori e la conseguente bassa richiesta, dovuta anche ai prezzi più elevati della media.

Segue il relativo prospetto degli incentivi dell’Ecobonus 2024 per le auto di questo tipo, mentre qui ci sono alcuni modelli compatibili, auto che non devono costare più di 54.900 euro (IVA compresa), prezzo massimo per poter beneficiare dell’incentivo:

  • con rottamazione:
    • per ISEE inferiore a 30.000 euro: sconto di 10.000 euro rottamando un’auto Euro 0 – 2, di 7.500 euro rottamando una Euro 3, di 6.875 euro rottamando una Euro 4, di 5.000 euro rottamando una Euro 5;
    • per ISEE uguale o superiore a 30.000 euro: sconto di 8.000 euro rottamando un’auto Euro 0 – 2, di 6.000 euro rottamando una Euro 3, di 5.500 euro rottamando una Euro 4;
  • senza rottamazione: sconto di 5.000 euro per ISEE inferiore a 30.000 euro, di 4.000 euro per ISEE uguale o superiore a 30.000 euro;

In attesa di sapere cosa ci sarà nella legge di bilancio 2025, che il Governo dovrà approvare entro il prossimo 31 dicembre, manovra che sembra ridurre notevolmente i soldi destinati all’industria automobilistica, maggiori informazioni sugli incentivi residui ancora disponibili sono reperibili sul sito dell’Ecobonus.

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