I contenuti elaborati dall’intelligenza artificiale avranno una sezione dedicata nelle principali piattaforme social di Meta. A dichiararlo è lo stesso Mark Zuckerberg che in occasione del report sui risultati finanziari del terzo trimestre del 2024 ha voluto anticipare quella che sarà una tendenza importante dell’integrazione dell’intelligenza artificiale.

I risultati positivi dell’AI nel mondo Meta

Zuckerberg ha condiviso l’idea per cui è in previsione la possibilità di introdurre una nuova categoria di contenuti nei quali l’AI gioca un ruolo importante. Possono essere contenuti interamente generati o riassunti dall’intelligenza artificiale o elaborati in qualche modo dall’AI. Il fondatore e CEO di Meta si è detto entusiasta all’idea che Facebook, Instagram e forse Threads possano proporre nei rispettivi feed questo tipo di contenuti.

In realtà al momento non ci sono troppi programmi; Meta è al lavoro per comprendere quale soluzione possa funzionare meglio, ma è chiaro che quella dell’intelligenza artificiale è una realtà che impatterà sempre di più su tutti i sistemi e le piattaforme digitali. L’entusiasmo e le previsioni di Zuckerberg si fondano anche sui risultati raggiunti da Meta. L’azienda, infatti, sta registrando una crescita del tempo trascorso su Facebook (+8%) e su Instagram (+6%) per effetto dei suggerimenti gestiti dall’AI.

Inoltre più di un milione di inserzionisti ha utilizzato gli strumenti di intelligenza artificiale generativa per creare qualcosa come 15 milioni di inserzioni solamente nell’ultimo mese. E anche qui le previsioni sono di segno positivo considerando che Meta stima che l’utilizzo dello strumento di generazione delle immagini determini un incremento del 7% delle conversioni. È ovvio, quindi, che ci siano ancora molti margini di crescita e che il futuro non possa prescindere dall’intelligenza artificiale.

A questo proposito è interessante riportare quanto dichiarato nella stessa occasione da Zuckerberg. Il CEO di Meta ha anticipato la collaborazione tra la sua azienda e il governo degli Stati Uniti per l’adozione del Large Language Model Meta AI (Llama). Da quanto finora è stato possibile apprendere sembrerebbe che Meta abbia collaborato con il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per testare il modo in cui Llama possa aiutare ad affrontare diverse sfide dal supporto alle piccole imprese all’ampliamento dell’accesso all’acqua potabile e all’elettricità. Parallelamente Meta è stata in contatto anche con il Dipartimento dell’Istruzione per valutare come Llama possa rendere il processo di assistenza finanziaria più intuitivo per gli studenti.

Sembrerebbe, così ha chiarito la portavoce di Meta contattata per chiedere spiegazioni su queste collaborazioni, che per tali partnership non sono stati previsti pagamenti. È però importante sottolineare come Meta non sia l’unica realtà che starebbe collaborando con il governo USA. In questo coinvolgimento sull’intelligenza artificiale ci sono anche OpenAI e Anthropic che avrebbero condiviso i loro modelli con l’US AI Safety Institute per lo screening di sicurezza. Inoltre OpenAI ha dichiarato che i suoi modelli vengono utilizzati dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (DARP) e dal Los Alamos National Laboratory. Ovviamente c’è anche Google che starebbe svolgendo un ruolo di fornitore di soluzioni di intelligenza artificiale per il Pentagono. Anche su questo fronte, quindi, saranno diversi gli sviluppi e le implicazioni da monitorare.