Nella giornata di oggi, 5 ottobre, Suunto ha annunciato il lancio di ZoneSense, una nuova tecnologia di misurazione dell’intensità degli allenamenti. “Una rivoluzione per tutti gli sport di resistenza”, sottolinea l’azienda finlandese, nota soprattutto per i suoi smartwatch sportivi, una tecnologia che si avvale dei dati relativi alla variabilità della frequenza cardiaca (HRV, Heart Rate Variability) rilevati in tempo reale durante l’attività fisica per fornire agli utenti varie informazioni utili con cui gestire gli allenamenti.

La nuova tecnologia di analisi dell’intensità Suunto ZoneSense

Suunto ZoneSense è una tecnologia/funzione che fornisce dei dati sull’intensità dell’allenamento. Per farlo si avvale dei dati in tempo reale registrati dalle fasce cardiache collegate agli smartwatch Suunto (non ai cardiofrequenzimetri di questi ultimi perché meno precisi nelle rilevazioni dell’HRV), dati che vengono poi trasformati in informazioni utili relative all’intensità dell’esercizio. Sono informazioni importanti nel ciclismo, nella corsa e in altri sport di resistenza perché conoscere l’intensità degli allenamenti è fondamentale per migliorare ed evitare gli infortuni da sovrallenamento, evitando così di esagerare quando serve rimanere al di sotto di determinati ritmi, e viceversa.

Alle sensazioni personali e, più di recente, ai dati dei cardiofrequenzimetri, dei misuratori di potenza e dei dispositivi per misurare i livelli di lattato nel sangue e della capacità polmonare, strumenti ancora oggi fondamentali per gestire gli allenamenti, Suunto affianca questa nuova tecnologia sviluppata e convalidata da MoniCardi, una compagnia di tecnologia medica nata dall’Università di Tampere (Finlandia) specializzata negli studi sul monitoraggio cardiaco con metodi di analisi delle serie temporali.

Ne è risultato ZoneSense, uno strumento che sfrutta l’analisi della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) in tempo reale per misurare i livelli di stress del cuore durante l’allenamento correlandoli con gli stati metabolici, come le soglie aerobiche e anaerobiche. Alla base c’è l’analisi dinamica delle fluttuazioni (Dynamical Detrended Fluctuation Analysis, DDFA), un nuovo metodo per analizzare i cambiamenti nei dati HRV durante l’esercizio fisico, un’evoluzione del precedente DFA (qui ci sono maggiori dettagli al riguardo).

In buona sostanza, traccia le piccole fluttuazioni tra i vari battiti cardiaci che vengono poi mappate in base ai diversi stati metabolici: ovvero è in grado di dire quando il corpo passa dal bruciare più grassi (livello aerobico) a bruciare più carboidrati lavorando con meno ossigeno (anaerobico), o anche quando ci si sta spingendo al limite assoluto (VO2max). Informazioni che vengono così fornite da un semplice smartwatch con una fascia cardio abbinata, cioè anche a coloro i quali non si sottopongono ai protocolli di test classici in laboratorio, talvolta invasivi e costosi ma necessari per determinare le soglie aerobiche e anaerobiche e la massima potenza aerobica, da cui derivano proprio i dati sull’intensità forniti da Suunto ZoneSense.

Suunto ZoneSense

“MoniCardi ha condotto anni di ricerca su metodi avanzati di analisi delle serie temporali e sul comportamento cardiaco, sia nell’esercizio fisico che nella vita quotidiana, rivelando nuove intuizioni in ambito medico e sportivo. Avere Suunto come prima azienda a sostenere la nostra ricerca è un grande passo in avanti nel progresso della misurazione cardiaca nei dispositivi indossabili” ha detto l’amministratore delegato di MoniCardi Esa Räsänen.

ZoneSense è presente sugli smartwatch sportivi Suunto Race e Race S, Suunto 9 Peak Pro e Suunto Vertical (entro questo autunno arriverà anche su Suunto Ocean), una funzione disponibile gratuitamente sull’app Suunto e mostrata a schermo sugli orologi citati, funzione che non escludiamo di provare prossimamente.