Mentre l’Italia si prepara a introdurre ufficialmente IT-Wallet, il portafoglio digitale con i documenti sull’app IO, l’Unione Europea è al lavoro su EUDI, acronimo di European Digital Identity Wallet, un sistema per l’identità digitale europea pensato per uniformare i portafogli digitali dei cittadini e residenti dell’UE.
È un progetto importante perché permetterà ai vari sistemi di identità digitale nazionali di essere interoperabili, cioè di funzionare ed essere accettati in tutta Europa, un progetto che, nella giornata di ieri, 28 novembre, ha compiuto un passo in avanti con la pubblicazione da parte della Commissione europea di cinque regolamenti di attuazione per le funzionalità di base.
Le basi del sistema di identità digitale europea EUDI
Vengono così stabiliti gli standard, le specifiche e le procedure necessarie per le funzionalità tecniche degli wallet, come i formati dei dati per l’uso transfrontaliero dei documenti digitali e le misure per garantirne l’affidabilità e la sicurezza. Proteggere i dati personali e la privacy delle persone è un nodo importante per il progetto, che si deve avvalere di standard e specifiche comuni e uniformi per consentire a ogni paese membro di sviluppare dei portafogli digitali funzionanti in tutta l’Unione Europea, in modo sicuro.
La Commissione europea ha infatti precisato che i dati devono essere memorizzati in locale nel dispositivo da cui si accede al portafoglio digitale, dati su cui gli utenti avranno il controllo, senza che gli sviluppatori dei portafogli possano tracciarli o profilarli in alcun modo. È previsto inoltre un centro di controllo per la privacy per garantire la massima trasparenza su come e con chi vengono condivise le informazioni contenute negli wallet per le operazioni con cui verranno utilizzati.
“Si tratta di un passo importante verso la costruzione di portafogli propri da parte degli Stati membri e il loro rilascio entro la fine del 2026“, si legge nel comunicato stampa della Commissione europea con cui sono state annunciate le novità.
I portafogli di identità digitale europei permetteranno ai privati e alle imprese di identificarsi per accedere ai servizi pubblici e privati di tutta Europa, consentendo ad esempio di aprire conti bancari, richiedere un prestito, noleggiare veicoli, rinnovare prescrizioni mediche o semplicemente identificarsi o dimostrare la propria età, sia online che dal vivo esibendo (tramite smartphone, per esempio) le versioni digitali dei documenti integrati.
In sostanza, si tratta di una versione europea di IT-Wallet, il sistema di portafoglio digitale italiano accessibile dall’app IO per smartphone, che sarà attivo e disponibile per tutti fra pochi giorni, dal 4 dicembre. Sarà proprio l’Italia il primo paese europeo ad adottare ufficialmente uno wallet digitale, uno strumento con valore legale sia nel territorio nazionale che in Europa, contenente la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità, documenti digitali a cui se ne aggiungeranno prossimamente degli altri, come la carta di identità e i certificati sanitari.
Maggiori informazioni sul sistema di identità digitale europea sono reperibili qui, mentre questa è la pagina web dedicata al portafoglio digitale italiano IT-Wallet.
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