Apple ha lanciato il primo Mac Studio nella primavera del 2022, nato come computer desktop dedicato ai professionisti ha fin da subito acceso le speranze dei fan della mela quando è emerso che il modulo SSD non era saldato e quindi, teoricamente, aggiornabile in autonomia.
Purtroppo, è emerso ben presto come ciò non sia possibile nella realtà, Apple ha infatti predisposto alcuni controlli che impediscono il funzionamento di parti di ricambio non originali. Un’azienda francese però, Polysoft, è riuscita grazie all’ingegneria inversa a produrre dei moduli SSD compatibili e funzionanti con Mac Studio M1 e M2, che saranno disponibili per l’acquisto a inizio 2025 ad un prezzo decisamente più basso di quello applicato da Apple.
In arrivo componenti di terze parti per sostituire l’archiviazione di Mac Studio
Polysoft è riuscita a sviluppare e produrre i moduli “Studio Drive”, degli SSD per Mac Studio con capacità da 2TB, 4 TB e 8 TB che saranno presto acquistabili ad un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello richiesto da Apple per le componenti originali: i prezzi partono da 399 euro per 2 TB, 799 euro per 4 TB e 1.099 euro per 8 TB, circa la metà del prezzo delle componenti originali.
Non è stato affatto facile realizzare le componenti in questione, la società ha condotto un’ampia attività di reverse engineering, utilizzando un modulo Apple originale come base di partenza per condurre i propri studi: sono stati rimossi singolarmente tutti i componenti utilizzando una stazione laser, sono stati inventariati e ne sono state misurate le caratteristiche.
Polysoft ha quindi realizzato i propri schemi e progettato diverse schede, utilizzando gli stessi chip Kioxia e Hynix TLC NAND dei moduli Apple originali per garantire compatibilità e prestazioni; sono stati necessari vari accorgimenti, a differenza dei tradizionali moduli SSD per esempio, il controller di archiviazione effettivo è integrato nei chip M1 e M2 anziché essere parte del modulo rimovibile.
La società non si è però limitata a “clonare” la componente in questione, ma ha anche apportato dei miglioramenti. Nello specifico ha aggiunto una funzionalità di sicurezza chiamata “RIROP” (Rossmann Is Right Overvoltage Protection) per impedire la perdita di dati dovuta a potenziali guasti del regolatore di tensione.
Il video qui sopra, realizzato dai colleghi di The Verge, ci mostra non solo come sia semplice provvedere all’aggiornamento dell’archiviazione di Mac Studio utilizzando le componenti realizzate da Polysoft, ma sottolinea come l’azienda possa in futuro ripetere l’operazione anche per il nuovo Mac Mini M4 che, pur utilizzando moduli SSD differenti, è comunque stato sviluppato con tale componente rimovibile e quindi non saldata.
Ovviamente, sappiamo come Apple non voglia rendere la vita facile agli utenti che cercano scappatoie di questo tipo, il sistema di sicurezza di Mac Studio (come quello di Mac Mini) crittografa l’archiviazione utilizzando un identificatore univoco legato al chip di ogni Mac, quindi qualsiasi aggiornamento dell’archiviazione richiede un ripristino completo del sistema tramite il software Configurator di Apple per crittografare nuovamente l’unità.
Polysoft ha comunque rassicurato gli utenti interessati all’acquisto su come fornirà tutta una serie di istruzioni dettagliate per l’installazione, inclusi i passaggi necessari per inizializzare correttamente i nuovi moduli di archiviazione con il sistema di sicurezza di Apple. Se foste interessati, vi consigliamo di tenere d’occhio il sito web dell’azienda visto che, come già detto, le componenti in questione dovrebbero essere in vendita a inizio 2025.
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