A quasi dieci mesi di distanza dalla presentazione, nella serata di oggi OpenAI ha annunciato il lancio di Sora (e di Sora Turbo), uno strumento di generazione video basato sull’intelligenza artificiale, finora accessibile solo da un numero ristretto e selezionato di artisti, designer e registi. Ora è disponibile per tutti, ma non in Italia e nemmeno nel Regno Unito e negli altri paesi europei, probabilmente per questioni normative.
“Speriamo che questa prima versione di Sora permetta alle persone di tutto il mondo di esplorare nuove forme di creatività, di raccontare le loro storie e di spingersi oltre i confini di ciò che è possibile fare con la narrazione video” ha scritto OpenAI nel post in cui ha annunciato oggi il debutto globale di Sora.
Sora di OpenAI, in breve: caratteristiche, funzioni e novità
Come Movie Gen di Meta, Sora è uno dei primi text-to-video, in gergo, modelli che, dato un testo, generano un video. È anche in grado di animare delle immagini statiche, ma la sua particolarità sta nel poter creare dei video (anche) complessi a partire da input testuali, filmati contenenti anche più soggetti, tipi di movimento e altri elementi.
In occasione del lancio, OpenAI ha introdotto Sora Turbo, una versione “significativamente più veloce”, ha scritto l’azienda nel comunicato stampa, una sorta di variante 2.0 del modello presentato lo scorso febbraio. Ci sono anche alcune novità per lo strumento in sé, come la possibilità di generare video con risoluzione massima di 1080p (Full HD) di massimo 20 secondi, sia in formato verticale che orizzontale o quadrato. Sora permette di crearne di nuovi da zero a partire da semplici comandi testuali, oppure basandosi su dei video già esistenti che è possibile fondere fra loro, estendere o remixare.
Per farlo, OpenAI ha introdotto una nuova interfaccia che dovrebbe semplificare l’utilizzo di Sora, con anche uno storyboard in cui poter mettere insieme diversi input specificando vari comandi per ogni singolo fotogramma, oltre ai feed Featured e Recent in cui trovare i contenuti creati da altre persone della community.
In un video pubblicato oggi, lo youtuber Marques Brownlee ha sottolineato che Sora attualmente fatica a ricreare una fisica realistica, strumento che spesso finisce per mostrare oggetti che scompaiono o che vengono attraversati. Per questioni di copyright, è emerso inoltre che rifiuta i comandi che riguardano figure pubbliche e personaggi protetti dai diritti d’autore, questione tuttavia comprensibile e prevedibile per uno strumento di questo tipo.
OpenAI stessa, nel post sul suo blog in cui ha annunciato la disponibilità di Sora, ha tuttavia spiegato che la versione attuale ha molti limiti: “spesso genera una fisica non realistica e fatica a gestire azioni complesse di lunga durata. Sebbene Sora Turbo sia molto più veloce dell’anteprima di febbraio, stiamo ancora lavorando per rendere la tecnologia alla portata di tutti”. Lo stesso vale per l’integrazione di persone nei video, attualmente limitata per questioni legate anche ai deepfake, ai contenuti sessuali e pedopornografici, contenuti che OpenAI sta cercando di limitare in vario modo, come ha spiegato in un post pubblicato oggi.
Mentre sull’aspetto relativo alla riconoscibilità dei video generati, l’azienda ha sottolineato che tutti i video di Sora sono dotati di metadati C2PA, un protocollo che permette a editori, creatori e consumatori di tracciare l’origine di vari tipi di contenuti, un sistema che li identifica a garanzia di trasparenza e verificabilità. A questo si aggiungono inoltre i watermark (filigrana) visibili per impostazione predefinita e uno strumento di ricerca che si avvale di alcuni attributi tecnici per verificare se il contenuto proviene da Sora.
Sora di OpenAI è accessibile all’indirizzo sora.com, e integrata nel piano ChatGPT Plus, che costa 20 dollari al mese e permette di utilizzare lo strumento con alcune limitazioni: al massimo 50 video al mese a 480p, a 720p ancora meno (OpenAI non ha specificato quanti). Con il nuovo abbonamento Pro, che costa 200 dollari al mese, l’azienda parla di “un utilizzo di 10 volte superiore”, risoluzioni più elevate e durate maggiori. All’inizio del prossimo anno, OpenAI ha fatto sapere che introdurrà altri piani per poter usare lo strumento.
Tuttavia, come anticipato, nell’elenco dei vari paesi in cui Sora è disponibile non c’è l’Italia, e nemmeno gli altri paesi europei, molto probabilmente per questioni legate alle normative europee.
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